Controlli e liti

Dalla GdF l’allarme infiltrazioni criminali post Covid

L’emergenza rappresenta un grande rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico

di Alessandro Galimberti

Oltre 1.600 casi di evasione fiscale internazionale scoperti e contestati con l’ avvio a recupero di base imponibile per 37 miliardi di euro.

Sono i numeri di attività del contrasto agli illeciti internazionali presentati ieri dal generale Virgilio Pomponi, comandante regionale della Guardia di finanza in Campania, alla XIX edizione di “Spring in Naples” il simposio sulla fiscalità internazionale organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli e dalla Fondazione Odcec Napoli. «Numeri importanti – ha aggiunto il comandante campano – che ci spingono a puntare ancora di più sulla formazione del nostro personale nelle nuove tecnologie e sulle banche dati specifiche di questo settore».

Pomponi ha poi avvisato che l’emergenza Covid rappresenta un grande rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico fortemente stressato dalla crisi da lockdown e sempre più in cerca di liquidità.

Sul tema della prevenzione, e alla vigilia della teorica entrata in vigore della direttiva Dac6 – che aumenta le responsabilità degli intermediari, professionisti compresi – è intervenuto tra gli altri Vincenzo Moretta, presidente dei commercialisti campani: «Siamo pronti a dare il nostro contributo nei tavoli tecnici per trovare soluzioni condivise a tutela dei contribuenti e del fisco».

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