Adempimenti

Bonus vacanze completamente digitale ma attenzione all’incapienza

Lo strumento è «dematerializzato» e spendibile dal 1° luglio e può essere richiesto via app dallo smartphone

di Gianluca Dan

Il tax credit vacanze è stato completamente dematerializzato ed è pertanto richiedibile ed usufruibile direttamente dal proprio telefono cellulare facendo il download dell’app IO dall’app store o dal play store.

A partire dal 1° luglio 2020, uno dei componenti del nucleo familiare potrà accedere alla funzione per richiedere il bonus vacanze disponibile nella sezione “Pagamenti” dell’app IO. In caso di richiesta valida l’applicazione conferma la validità della richiesta, comunicando l’importo massimo dell’agevolazione spettante e l’elenco dei componenti del nucleo familiare che, oltre al richiedente, potranno spendere il bonus.

Come funziona
Il bonus varia a seconda del nucleo familiare essendo pari all’importo massimo di 500 euro per i nuclei familiari composti da più di due persone mentre scende a 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e a 150 euro per quelli composti da una sola persona.Il tax credit può essere usufruito da uno qualunque dei componenti il nucleo familiare come risultante dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) presentata all’Inps per il calcolo dell’indicatore Isee, anche diverso dal soggetto che lo ha richiesto. Al riguardo va però prestata attenzione per evitare che l’utilizzo del bonus da parte di uno dei familiari determini la perdita di parte del credito per incapienza del contribuente.Il provvedimento attuativo dispone che lo sconto e la detrazione sono utilizzabili dal componente del nucleo familiare, anche diverso dal soggetto richiedente, che risulta intestatario della fattura o del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore.Pertanto l’eventuale utilizzo del tax credit da parte di un figlio incapiente determina la perdita della relativa detrazione pari al 20% del bonus totale. Il Provvedimento espressamente ricorda che l’eventuale parte della detrazione che non trova capienza nell’imposta lorda non può essere riportata a credito per gli anni d’imposta successivi, né richiesta a rimborso sposando quindi la logica propria delle detrazioni d’imposta che ai sensi dell’articolo 11, comma 3 del Tuir devono essere scomputate dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare.

Niente meccanismo compensativo
Non è stato previsto un meccanismo compensativo per evitare la perdita della detrazione in caso di incapienza dell’imposta lorda. Il tax credit vacanze non rientra tra i crediti d’imposta cedibili ai sensi dell’articolo 122 del Dl rilancio e pertanto l’impossibilità del riporto a nuovo o la mancata possibilità di cedere la detrazione non utilizzabile per carenza di Irpef lorda potrebbe determinare per alcuni la perdita della relativa detrazione.L’ulteriore particolarità si determina qualora il corrispettivo dovuto alla struttura ricettiva sia inferiore all’importo massimo dell’agevolazione attribuita dall’app IO. In questa fattispecie lo sconto fruibile non sarà pari all’80% del valore massimo dell’agevolazione attribuita ma all’80% del corrispettivo dovuto, in quanto inferiore all’importo massimo dell’agevolazione. Anche la detrazione del 20% da scomputare in dichiarazione dei redditi dovrà essere determinata sul minore fra l’importo teorico dell’agevolazione e il corrispettivo dovuto.

L’esempio
Esemplificando se una famiglia di tre persone che ottiene il tax credit nominale di 500 euro sostiene un costo per la vacanza di 400 euro, quindi inferiore all’importo massimo, potrà usufruire di uno sconto calcolato sul corrispettivo dovuto pari a 320 euro (80% di 400 euro). Anche la detrazione del 20% sarà ridotta proporzionalmente a 80 euro (20% di 400) perché calcolata sul corrispettivo dovuto.

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