Imposte

Ricapitalizzazioni, ora tocca ai soci. Alle società andrà il bonus residuo

Il click day al via dalle ore 14 di oggi lunedì 12 aprile : è il primo dei due in programma

di Primo Ceppellini e Roberto Lugano

Comincia lunedì 12 aprile, con il primo dei due click day in programma, la corsa ai crediti di imposta per la ricapitalizzazione delle imprese. La prima scadenza, fissata dal provvedimento dell’11 marzo, riguarda i soci delle società di capitali che hanno apportato risorse per aumenti di capitale chiusi entro la fine del 2020.

L’intervento

La norma di riferimento (l’articolo 26 del Dl 34/20), infatti, è stata modificata ed estesa al primo semestre del 2021, ma solo per il credito spettante alle società. Per i soci, invece, l’unica finestra è quella degli aumenti di capitale deliberati dal 20 maggio 2020 e conclusi con il versamento integrale entro il 31 dicembre 2020. Ricordiamo che, anche se la trafila normativa (legge, decreto attuativo e provvedimento dell’Agenzia) si è conclusa, questo istituto non ha mai ricevuto chiarimenti ufficiali, sia pure in presenza di diversi dubbi. Come abbiamo spesso ricordato, le domande verranno prese in considerazione secondo l’ordine cronologico di presentazione. È ipotizzabile comunque che le richieste dei soci, ciascuna delle quali può arrivare fino a 400.000 euro (cioè il 20 % di conferimenti fino alla soglia limite di 2 milioni di euro) non arrivino a esaurire le risorse a disposizione: la legge stanzia 2 miliardi di euro per il 2021. Caso mai, la partita più delicata dovrebbe giocarsi nella seconda ondata, quella di interesse delle società, che prenderà il via dal 1° giugno e si estenderà fino al 1° novembre. A tal fine, ricordiamo che l’Agenzia, nei 30 giorni successivi alla presentazione delle istanze dei soci, deve comunicare a ciascuno di essi l’ammontare del credito concesso.

A maggio un quadro completo

È presumibile, quindi, che intorno alla metà di maggio possa essere determinato in modo abbastanza preciso il credito globalmente concesso ai soci conferenti. Al più tardi, questo dato dovrebbe essere disponibile ai primi di giugno – più o meno in coincidenza con l’avvio della finestra per le richieste delle società – dato che la scadenza massima per le istanze dei soci è fissata alla data del 3 maggio.Subito dopo, si potrà capire l’ammontare delle risorse ancora disponibili per le società. Ricordiamo a questo proposito che se il credito per i soci è pari al 20 % dell’importo versato (fino ad un massimo di 2 milioni), l’ammontare massimo del credito spettante alle società è superiore per due motivi. Primo, perché il plafond disponibile nel caso delle società sale al 30 % dell’aumento di capitale del 2020 (a condizione che sia rispettato l'altro parametro relativo alle perdite che devono superare il 10% del patrimonio netto contabile). Secondo, perché le società possono beneficiare del credito di imposta anche per gli aumenti di capitale deliberati e sottoscritti nel primo semestre del 2021: in questo caso, la misura massima del credito sale al 50% dell’aumento.

Il tetto da non superare

A riduzione dell’importo fruibile, vanno però tenuti in considerazione i limiti di legge: in ogni caso non si può superare l’importo di 800.000 euro considerando la somma di tre elementi: i crediti concessi ai soci, i crediti alla società, gli altri incentivi a fronte della pandemia Covid. In questo calcolo, il credito per le società è la voce residuale: la procedura prevede infatti che il primo passaggio sia la determinazione degli altri aiuti, importo che la società deve comunicare preventivamente ai soci; in secondo luogo – come ricordato – si determina il credito concesso ai soci e solo alla fine, per differenza, si può stabilire il credito massimo di cui possono fruire le società.È anche questa una delle ragioni per cui le domande delle società partiranno dalla data del 1° giugno; oltre a questo aspetto, poi, c’è da considerare che per determinare il credito da richiedere le società hanno bisogno di approvare il bilancio 2020: solo così possono quantificare in modo definitivo i due parametri rilevanti (la perdita e il patrimonio netto). Senza dimenticare l’ulteriore criticità, e cioè che per presentare l’istanza bisogna anticipare i termini rispetto alle le norme speciali che consentono l’approvazione del bilancio fino alla fine di giugno.

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