Finanza

Decreto da 94 milioni sulle agevolazioni per i macchinari al Sud

Nuove risorse al bando sui progetti delle Pmi per digitale ed ecologia

di Carmine Fotina

Con 93,5 milioni in più si allunga la lista di imprese del Mezzogiorno che possono accedere agli incentivi del bando del ministero dello Sviluppo economico sui macchinari innovativi. È in corso di registrazione un decreto ministeriale firmato dal nuovo titolare del ministero, Giancarlo Giorgetti.

Le nuove risorse si aggiungeranno a quelle già previste per il primo sportello, cioè 132,5 milioni. Si è attualmente nella fase istruttoria e il bilancio provvisorio vede 110 decreti di concessione già emanati per 104 milioni di agevolazioni concesse. La nuova dote dovrebbe consentire di aggiungere altre 100-110 operazioni istruibili con posizionamento in graduatoria.

Nel frattempo la direzione generale per gli incentivi alle imprese del ministero dello Sviluppo, guidata da Giuseppe Bronzino, prevede dopo aprile l’apertura del secondo sportello del bando, sempre del valore di 132,5 milioni. Per il secondo bando - è emerso nel corso di un webinar organizzato dal ministero nell’ambito delle iniziative del Programma dei fondi europei Imprese e Competitività - saranno seguite le stesse regole del primo basate sulla procedura valutativa a sportello. La misura è regolata dal decreto ministeriale del 30 ottobre 2019 che ha istituito un regime di aiuto in favore di programmi di investimento innovativi, coerenti con il programma Impresa 4.0 (ora chiamato Transizione 4.0), finalizzati alla trasformazione tecnologica e digitale oppure alla transizione verso il paradigma dell’economia circolare. Sono ammesse Pmi che operano Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

I programmi di investimento ammissibili devono avere un importo compreso tra 400mila euro e 3 milioni ma la soglia minima si abbassa a 200mila euro per impresa nel caso di partecipazione attraverso un contratto di rete. La durata massima del programma è fissata in 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione. Le tipologie di investimento previste vanno dalla realizzazione di una nuova unità produttiva al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente. Le agevolazioni sono concesse come contributo in conto impianti e finanziamento agevolato, per un 75% totale di spese ammissibili. Il finanziamento agevolato, a tasso zero, deve essere restituito dalla Pmi entro sette anni.

Nel frattempo una circolare del ministero dello Sviluppo ha reso operativa la misura della legge di bilancio, in base alla quale l’erogazione dei contributi statali della “Nuova Sabatini” (per l’acquisto o il leasing di beni strumentali) può essere effettuata in un’unica soluzione per tutte le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a partire dal 1° gennaio 2021. Confermata l’erogazione unica anche per le domande presentate dal 1° maggio 2019 al 16 luglio 2020 (se il finanziamento è al massimo di 100mila euro) e dal 17 luglio 2020 al 31 dicembre 2020 (per finanziamenti fino a 200mila euro).

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