Adempimenti

Dichiarazioni e acconti, in arrivo la proroga per 65 scadenze. Rottamazione-ter e saldo e stralcio al 1° marzo

Invio di Redditi al 10 dicembre. Per gli acconti ipotesi di mini-rinvio per tutti sempre al 10 dicembre e poi ampliato l’accesso alla proroga al 30 aprile 2021 per le partite Iva con calo del fatturato

di Giovanni Parente

Con buona pace della certezza del diritto e della pianificazione degli adempimenti negli studi professionali, il pacchetto di proroghe a cui sta lavorando il Governo con il decreto Ristori-quater arriverà all’ultimo o all’ultimissimo minuto con un decreto legge che potrebbe essere pubblicato in «Gazzetta Ufficiale» addirittura domenica sera (29 novembre) ossia appena ventiquattrore prima la deadline per tante scadenze fiscali: lo scadenzario online delle Entrate ne conta ben 65 tra dichiarazioni e versamenti. Con il rischio che la proroga abbia quasi un sapore di beffa visto che gran parte dei mandati di pagamenton F24 o le dichiarazioni dei redditi saranno già partiti e in alcuni casi sarebbe quasi impossibile riaggiornare i sistemi.

Modello Redditi verso lo slittamento al 10 dicembre
Lo schema a cui sta lavorando l’Esecutivo è quello di concedere un mini rinvio della trasmissione telematica delle dichiarazioni 2020: in questo modo verrebbe allineata la scadenza per l’invio dei modelli Redditi e Irap al 10 dicembre con il termine già disposto per quel giorno dal primo decreto Ristori (Dl 137/2020 ora all’esame del Senato) per il modello 770 dei sostituti d’imposta.

Ipotesi doppio binario per gli acconti
Nel pacchetto delle proroghe allo studio c’è però anche l’attesissima possibilità di rinviare la scadenza degli acconti in scadenza sempre il 30 novembre. Una delle ipotesi su cui si sta valutando la concreta fattibilità è di consentire un rinvio al 10 dicembre per tutti gli acconti in scadenza il 3o novembre e di creare, invece, un binario ad hoc per quelli di imprese e autonomi.

Su questo punto, come riporta l’articolo del Sole 24 Ore del 27 novembre, la linea al momento più probabile è di consentire un rinvio al 30 aprile 2021 per tutte le attività fino a 50 milioni di ricavi con un calo di fatturato e corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019. Di fatto, si tratterebbe di un’estensione del meccanismo già previsto dal decreto Agosto (Dl 104/2020) per forfettari e imprese e professionisti soggetti agli Isa, ossia sostanzialmente con un volume di ricavi o compensi fino a 5.164.569 euro.

Per i codici Ateco nell’allegato 1 e nell’allegato 2 in zona dei decreti Ristori e per l’e attività della ristorazione già a partire dalla zona arancione, invece, la proroga degli acconti al 30 aprile non richiederà la verifica del calo del fatturato del 33 per cento.

Rottamazione-ter e saldo e stralcio al 1° marzo
Sempre il decreto Ristori-quater dovrebbe invece sancire lo slittamento al 1° marzo delle rate 2020 in scadenza il 10 dicembre per rottamazione-ter e saldo e stralcio: la scadenza dovrebbe essere portata al 1° marzo 2021.

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