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Dati sanitari 2021, per l’invio mensile resta discriminante la data di pagamento

Secondo le Faq sul sito del sistema Ts non si segue la «logica Iva»: si comunica due volte la fattura pagata in due tempi

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di Roberto Bellini, direttore generale AssoSoftware

Ha spiazzato un po’ tutti gli addetti ai lavori la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» del 29 ottobre del decreto del ministero dell’Economia, con la quale sono stati ridefiniti, tra le altre cose, i termini dell’invio dei dati delle spese sanitarie al sistema Ts dal 2021, passato da annuale a mensile.

Il cambio di periodicità da annuale a mensile, in base al decreto dovrebbe partire già da inizio 2021, ma i «se» e i «ma» sono numerosi. Come AssoSoftware non possiamo che evidenziare le non poche incognite che, accompagnate da tempi di realizzazione davvero compressi, rendono difficile l’adeguamento delle procedure software.

Oltre al fatto che, almeno per il 2021, si tratterebbe di un adempimento fine a sé stesso, perché la sua finalità principale - ossia quella di poter fornire all’agenzia delle Entrate i dati utili alle diverse precompilate Iva - è vanificata dall’utilizzo dell’attuale tracciato che, pur recentemente integrato, non contiene tutti i dati sufficienti per la loro predisposizione.

Infatti, l’attuale adempimento appare configurato con la “logica fiscale” delle imposte dirette - ossia per cassa, quando avviene il pagamento (anche parziale) - e non con la “logica Iva”, che segue l’emissione della fattura, indipendentemente dai pagamenti. Con la conseguenza di risultare del tutto inutile ai fini delle precompilate Iva.

Tutto ciò si evince anche dalla lettura delle Faq pubblicate sul sito del sistema Ts. Tra queste segnaliamo una delle più recenti: «Quali sono le nuove scadenze per l’invio dei dati di spesa 2021? Sebbene l’articolo 7 imponga nuovi termini per la trasmissione dei dati di spesa, per l’anno 2021 resta valida la logica di cassa che prevede come discriminante la data di pagamento. Saranno accolti tutti i documenti validi, pagati nel 2021 e inviati fino al 31 gennaio 2022 in inserimento e fino al 7 febbraio 2022 in variazione. I documenti inviati oltre il mese successivo alla data di pagamento, sebbene accolti, saranno comunque oggetto di segnalazione».

Questa Faq contiene in sé due concetti interessanti.

1) Il primo è che i dati dei documenti vanno inviati per cassa. Per cui una fattura pagata per metà, dovrebbe, seguendo alla lettera il dettato normativo, essere inviata riproporzionando gli importi del documento al 50%, al momento del primo pagamento. Andrà poi ritrasmessa per il restante 50%, al momento del saldo.

L’alternativa, qualora i pagamenti siano avvenuti tutti nel medesimo anno solare, sarebbe quella di attendere il pagamento a saldo e inviare quindi tutto il documento in un colpo solo. È evidente che la modalità preferibile, anche per non differenziare la gestione nel caso di pagamenti parziali a cavallo d’anno, è quella di inviare sempre gli importi in base alla data del pagamento, anche se per quota parte del documento. In questo caso, poiché il sistema Ts non permette di inviare due volte una fattura con gli stessi estremi, la parte a saldo andrà inviata con estremi diversi, aggiungendo ad esempio un prefisso o un suffisso al numero di fattura originaria (indicazione pervenuta ad AssoSoftware direttamente dal supporto tecnico del sistema Ts).

Come sopra ampiamente descritto, tale logica di trasmissione è incompatibile con la predisposizione delle precompilate Iva.

2) Il secondo concetto è che sembrerebbe essere possibile, almeno per il 2021, inviare le fatture in qualsiasi momento dell’anno, fino al 31 dicembre 2022, con la sola controindicazione che il sistema genererebbe una esplicita segnalazione a livello di esito di trasmissione. La Faq non fa cenno a sanzioni o altro, per cui l’invio mensile sembrerebbe configurarsi più come un consiglio che come un obbligo. Se così fosse, si tratterebbe chiaramente di una soluzione gradita a tutti, ancorché valida per il solo 2021. Sulla correttezza dell’ipotesi sarebbe però opportuno un esplicito chiarimento da parte degli enti preposti. Si ricorda infine che l’invio dati delle spese sanitarie al sistema Ts non sostituisce la memorizzazione e l’invio dei dati dei corrispettivi telematici giornalieri allo Sdi.

Come AssoSoftware rimaniamo in attesa di capire come si evolverà la situazione, in modo da poter programmare gli interventi software necessari nei tempi e con le modalità richieste.