Adempimenti

Sentenza digitale a regime nelle commissioni tributarie di Roma e del Lazio

La novità a partire dal 1° luglio. Nel resto delle commissioni italiane si partierà dal 1° marzo 2021

di Ivan Cimmarusti

Le sentenze della Ctp Roma e della Ctr Lazio da domani 1° luglio diventano digitali. Un passaggio in più al processo di informatizzazione del contenzioso tributario, la cui base è rappresentata dal regolamento contenuto del decreto del Mef n. 163 del 2013 sull’uso di strumenti telematici. Il resto delle commissioni tributarie italiane, invece, adotteranno la misura a partire da 1° marzo 2021.

La Capitale è, dunque,il banco di prova di questo progetto annunciato da anni. Ora, però, si dovrà capire l’impatto che avrà sul lavoro quotidiano dei giudici. Perché il Dipartimento finanze non ha ancora fornito la firma digitale a tutti i giudici tributari che ne risultano sprovvisti. Di fatto, però, si tratta di un passaggio formale, considerato che è già stato sottoscritto un accordo con Aruba.

Alla base della misura della sentenza digitale c’è un decreto del pipartimento del Tesoro valutato positivamente dalla Commissione informatica del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt). C’è da dire che la prima bozza prevedeva che il progetto partisse in tutta Italia già dal 1° gennaio 2020. Tuttavia l’emergenza epidemiologica ha dilatato ulteriormente i tempi di formazione dei giudici tributari. Per questo il Cpgt, presieduto da Antonio Leone, ha già ottenuto un rinvio dei termini al 1° marzo.

Dal punto di vista tecnico le sentenze saranno emesse in formato Xml scaricabili dalla Sigit, la piattaforma che dal 1° luglio 2019 incamera tutti gli atti in formato telematico del processo tributario: iscrizione a ruolo dei procedimenti, verbali di udienza e atti dei difensori.

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