Finanza

Trasformazione digitale delle Pmi: dal 15 dicembre via alle domande

Dotazione da 100 milioni da distribuire attraverso una procedura a sportello. Solo in caso di insufficienza delle risorse a disposizione sarà stilata una graduatoria

di Sergio Amato e Elisabetta Savino

Il decreto crescita, con l’obiettivo di sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese ha istituito il bando Digital transformation, disciplinato dapprima con il decreto direttoriale del 9 giugno 2020 e poi con il decreto direttoriale del 1° ottobre 2020.

In quest’ultimo sono stati quindi definiti, tra l’altro, i termini di presentazione del bando, rivolto alle Pmi che operano nel settore manifatturiero e dei servizi diretti alle imprese manifatturiere, del settore turistico e del commercio.

Il bando permette la realizzazione di progetti diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano nazionale Impresa 4.0, nonché di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera. In tal senso, i progetti ammissibili per le agevolazioni del Mise devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti in forma singola o in forma associata.

Per realizzare le finalità dell’avviso potranno essere presentate due tipologie di progetto:

1) iniziative volte all’introduzione di innovazioni di processo o di organizzazione;

2) oppure, programmi di investimento.

Nel primo caso saranno ammissibili alle agevolazioni le spese del personale impiegato nella realizzazione del programma; gli ulteriori costi, quali consulenze, attrezzature e spese generali saranno ammesse sulla base di un tasso forfettario pari al 40% dei costi diretti del personale.

I programmi di investimento saranno invece orientati all’acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali e servizi di consulenza specialistica (per un massimo del 10% dei costi ammissibili).

I programmi di spesa dovranno prevedere investimenti compresi tra 50.000 e 500.000 euro, con tempi di attuazione non superiori a 18 mesi.

Le agevolazioni riguardano il 50% delle spese ammissibili e prevedono un 10% sotto forma di contributo a fondo perduto ed un 40% sotto forma di finanziamento agevolato da restituire in sette anni senza interessi.

La dotazione finanziaria, pari a 100 milioni di euro, sarà attribuita secondo una procedura a sportello. Le richieste di agevolazione potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 15 dicembre prossimo, utilizzando la procedura informatica predisposta dal ministero dello Sviluppo economico.

Per evitare la corsa al click, le istanze presentate nello stesso giorno saranno considerate come pervenute nel medesimo istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.

Per ottenere le agevolazioni, le istanze dovranno comunque raggiungere una soglia di punteggio minimo (60/100) sulla base di una serie di parametri di valutazione connessi alla qualità del progetto, alla definizione degli obiettivi, alla congruità dei costi e all’innovatività dell’iniziativa, nonché a criteri di natura economico/patrimoniale.

Solo in caso di insufficienza delle risorse, per le domande presentate nello stesso giorno, sarà stilata una graduatoria sulla base del punteggio ottenuto.

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