Imposte

Riforma fiscale, i commercialisti lanciano la commissione guidata da Cottarelli

Il cruppo, composto da docenti e commercialisti, è coordinato da Carlo Cottarelli direttore dell’Osservatorio conti pubblici italiani

di Federica Micardi

Una commissione ad hoc guidata da Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio conti pubblici italiani, è stata costituita dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili per lavorare su una proposta di riforma fiscale. Il team, che si è insediato alla presenza del presidente dei commercialisti Massimo Miani, è composto da commercialisti e docenti universitari ed esperti della materia. Cinque i punti su cui si sta lavorando:

Orevisione dell’Irpef, delle relative addizionali e dei regimi di tassazione sostitutiva;

Oabolizione dell’Irap;

Ointroduzione del criterio di “pura cassa” per la determinazione del reddito delle piccole attività produttive;

O semplificazione degli adempimenti tributari (tema su cui la categoria si sta battendo da tempo;

Orazionalizzazione normativa

Fanno parte della commissione Angelo Contrino, ordinario presso il Dipartimento di Studi giuridici dell’Università Bocconi; Giuseppe Corasaniti, professore di diritto tributario all’Università di Brescia; Maurizio Leo professore ordinario di diritto tributario della Scuola nazionale dell’amministrazione - Presidenza del Consiglio dei ministri; Pasquale Saggese, coordinatore area fiscalità della Fondazione nazionale commercialisti ed Enrico Zanetti, commercialista, ex viceministro dell’Economia. Ai lavori parteciperanno anche i due consiglieri nazionali dei commercialisti delegati alla fiscalità, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, e Tommaso di Nardo, coordinatore dell’area economico-statistica della Fondazione nazionale commercialisti.

Per il presidente dei commercialisti Miani «la riforma fiscale sarà, nei prossimi mesi, uno dei temi centrali del dibattito pubblico del nostro Paese, da cui dipenderà il futuro dell’economia e la vita delle famiglie e delle imprese italiane». Secondo Miani i commercialisti, date le loro competenze, non potranno che essere protagonisti di questo passaggio. e per questo da tempo chiedono con forza alla politica di essere ascoltati. «Il punto di vista di chi quotidianamente si occupa di fisco, al fianco di aziende e cittadini contribuenti, non può essere ignorato» sostiene Miani.

La Commissione ha il compito di produrre una proposta di riforma, che dovrebbe essere pronta entro il 15 ottobre, che sarà sottoposta al Governo e alla politica. Una proposta, assicura Miani, concepita nell’interesse nazionale e non certo in un’ottica corporativa.

Il consigliere Gelosa spiega così l’iniziativa assunta dal Consiglio: «I commercialisti temono che una riforma fatta attraverso decreti e riforme di immediata applicazione e senza l’adeguata ponderazione si possa tradurre in un nuovo carico di adempimenti per professionisti, autonomi e imprese; da qui la decisione di fare delle proposte di categoria ponendoci come organo di collaborazione». È certo che il frutto dell’attività della Commissione sarà riportato al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nell’incontro già previsto per il 7 ottobre in cui si parlerà di riforma fiscale. I tempi sono molto stretti vista la deadline posta dal Governo che vorrebbe inserire la riforma dell’Irpef già nel la legge di Bilancio 2021.

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