Controlli e liti

Ctu tributario, cancellato il divieto di esercitare attività difensiva

Modificato il modello di iscrizione agli elenchi dell’ausiliario del giudice

di Ivan Cimmarusti

La scelta degli «ausiliari del giudice» sarà valutata – caso per caso - dai presidenti delle Ct con lo scopo di evitare «conflitti di interessi». Dal modello di iscrizione agli elenchi dei Ctu e Commissario ad acta, dunque, esce la clausola del «divieto» per i professionisti (sia avvocati sia commercialisti) di esercitare attività difensiva davanti alla Commissione in cui si è nominati consulenti.

Modello a rischio illegittimità
A monte della decisione del Cpgt (Consiglio di presidenza della giustizia tributaria) un aspetto fondamentale: gli articoli 12 e 23 delle disposizioni per l’attuazione del Codice di procedura civile e le disposizioni transitorie previste dal Regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368, non stabiliscono un simile requisito per l’albo del Ct nei tribunali. Per cui si verrebbe a creare un evidente profilo di illegittimità della clausola. Si tratta di una questione che è stata segnalata anche da Massimo Miani, presidente del Cndcec (Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili), in una missiva inviata a fine dicembre all’attenzione di Antonio Leone, al vertice dell’organo di autogoverno dei giudici fiscali.

La clausola contestata
Ma facciamo un passo indietro. La clausola del «divieto» di esercitare attività difensiva nella Commissione in cui si è consulenti viene decisa nel 2018 per arginare il rischio di favoritismi nella nomina. Parallelamente si teme che un perito – quasi sempre un commercialista o un avvocato – possa utilizzare in suo favore sentenze basate su sue consulenze, in giudizi per casi simili in cui però svolge attività difensiva. La Commissione Studi del Cpgt, inoltre, avvia una consultazione di tutti i giudici tributari, con le osservazioni caso per caso. Il risultato è finito nel modello di iscrizione agli elenchi Ctu e Commissario ad acta che prevede la clausola col «divieto».

La missiva di Miani
Il 22 dicembre scorso il presidente del Cndcec prende carta e penna e invia una missiva a Leone. Parla di «penalizzazione ingiustificata» per i commercialisti – principali periti nella giurisdizione tributaria -, chiede di fare «marcia indietro» rispetto a una clausola che «desta perplessità» e che «non sembra trovare giustificazione sotto il profilo normativo».

Valutazione rimessa al presidente della Ct
Lunedì scorso s’è aperto il dibattito davanti alla Commissione studi del Cpgt. Ed effettivamente è stato rilevato che la clausola potrebbe sollevare pericolosi profili di illegittimità. Per questo, ora, l’obiettivo è di potenziare il ruolo del presidente delle Ct, rimettendo a lui ogni valutazioni sulla scelta dei periti per evitare casi di «favoritismi» e di eventuali «conflitti di interessi». La decisione finale ora spetterà al Plenum, ma la linea sembra essere tracciata e già per la prossima settimana potrebbero essere diramati i nuovi modelli di iscrizioni senza la contestata clausola.

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