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Online la piattaforma di Infocamere

di Giuseppe Latour

Il mercato dei servizi collegati al superbonus continua a muoversi, a supporto di imprese grandi e piccole. È, così, online da ieri la piattaforma con cui Infocamere, la società delle Camere di commercio per l’innovazione digitale, punta a rendere più facile e sicuro il trasferimento dei crediti fiscali.

Si chiama SiBonus (sibonus.infocamere.it) e consente alle Pmi e, più in generale, a tutti titolari di crediti fiscali di cederli per ricavare liquidità immediata e, ai soggetti interessati al loro acquisto, di valutare le diverse opportunità e completare la transazione in modo sicuro, semplice e affidabile.

Spiega il presidente di Infocamere, Lorenzo Tagliavanti: «In uno scenario in cui hanno già iniziato a muoversi realtà di medio-grandi dimensioni, il nostro obiettivo, come società al servizio del sistema camerale, è di rendere più accessibile questo mercato alle piccole realtà imprenditoriali».

Partendo dalle nuove regole sulla cedibilità dei crediti fiscali, la piattaforma consente a chi abbia maturato un bonus di metterlo in vendita: sulla bacheca virtuale sarà possibile trovare il valore nominale del credito fiscale, il suo prezzo di vendita e il relativo rendimento. L’acquirente potrà vedere le offerte disponibili e acquistare il credito che gli interessa, garantendosi così un provento.

La transazione, come detto, avverrà in modo sicuro, perché all’iniziativa lavora anche la controllata Iconto, in veste di istituto di pagamento per la gestione dei flussi finanziari. E, per completare il quadro, nell’operazione è coinvolta anche la società di consulenza e investimento Sinloc.

L’iniziativa prenderà l’avvio dal Nord-Est, in collaborazione con Unioncamere Veneto, in veste di promotrice delle opportunità offerte dalla piattaforma alle Pmi del suo territorio. «Con questo portale - conclude il presidente di Unioncamere Veneto, Mario Pozza - vogliamo “sburocratizzare” il superbonus 110% e creare così le condizioni per produrre uno stimolo significativo ai consumi delle famiglie e alle attività d’impresa».