Professione

Studi professionali, da Ebipro un aiuto per lo smart working

L’ente bilaterale nazionale ha diffuso il modulo per comunicare l’attivazione del lavoro a distanza

di Alessandro Galimberti

Sono già operative le misure di sostegno e di incentivazione al lavoro agile/ smart working promosse da Ebipro, l’ente bilaterale nazionale per gli studi professionali.

Dal sito istituzionale dell'ente è possibile scaricare il modulo per comunicare di aver già attivato la modalità di lavoro a distanza, modulo a cui collegare poi la fattura per gli acquisti strumentali necessari, da personal computer a stampanti, device, accessori etc.

La copertura prevista dal primo stanziamento di Confprofessioni prevede un anticipo del rimborso fino alla concorrenza di 500 euro per ogni posizione lavorativa richiesta.

Il Dpcm di ieri che rafforza le misure anti coronavirus insiste sullo smart working nche negli studi professionali, per tutta la durata dell’emergenza.

In questo ambito Ebipro, per agevolare il lavoro a distanza, interviene con un rimborso a favore del datore di lavoro per le spese sostenute nell’acquisto degli strumenti occorrenti (personal computer, monitor, stampanti e quanto altro è necessario). L’importo viene riconosciuto per ciascun lavoratore interessato.

Tra le altre misure varate dagli enti professionali c'è anche la garanzia per l’accesso al credito, che nel giro di poche ore vede già raddoppiato l'ammontare.

«Arriveremo a coprire fino a 15 milioni in garanzie - dice Leonardo Pascazio, presidente di Ebipro - stiamo predisponendo un regolamento per utilizzare questo tipo di prestazioni. Perché è già chiaro che come categorie professionali avremo enormi difficoltà nell’incassare le parcelle, quindi è cruciale aiutare gli studi a rimanere in equilibrio finanziario in questo senso anche per mantenere il personale alle dipendenze senza procedere a misure traumatiche».

Per quanto riguarda invece le misure a sostegno del reddito, il terzo versante di intervento di aiuti immediati ai professionisti, bisognerà attendere gli esiti dl Consiglio dei ministri di questa mattina, sia come misura autonoma, sia come possibilità di riconoscimento della cassa in deroga per i dipendenti.

«Tutto legato a doppio filo alle decisioni che verranno decise, forse già oggi» chiosa Pascazio.

Per tutti gli studi l’Ente bilaterale Ebipro ha varato misure straordinarie anche a sostegno del reddito per i dipendenti.

Gli studi professionali possono accedere alle misure sul sostegno al reddito già previste dal contratto collettivo di categoria.

In questi casi, il beneficio consiste in un contributo a sostegno della retribuzione oraria lorda persa in seguito a riduzione/sospensione dell’orario di lavoro. Sono al vaglio del Governo in queste ore interventi per integrare gli ammortizzatori sociali in deroga.

«La situazione degli studi professionali è allarmante. In molte aree del Paese l’attività si è ridotta drasticamente, causando gravi rischi sulla tenuta economica e occupazionale», ha detto il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella.

«Al di là delle misure messe in campo e che si accinge a mettere in campo il Governo, il nostro sistema della bilateralità ha il dovere di intervenire tempestivamente per tutelare i professionisti e assicurare continuità al lavoro negli studi professionali.

Le risorse finanziarie della nostra bilateralità sono certamente importanti in questa fase di emergenza, ma dobbiamo pensare anche a una fase post emergenza per rilanciare l’attività degli studi professionali. E in questa direzione stiamo lavorando al fianco del Governo Conte per individuare tutti gli strumenti e le misure necessarie».

Oltre quattro milioni di euro è la portata del primo stanziamento emergenziale.

Ebipro ha inoltre definito un protocollo d’intesa con Fidiprof, il confidi degli studi professionali per rilasciare garanzie su finanziamenti per investimenti o liquidità che si estenderà fino a 15 milioni di euro.

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