Il riaddebito delle utenze è riaddebito per l’ente non commerciale con reddoto d’impresa

Nel caso in cui l’ente non commerciale abbia stipulato i contratti di fornitura delle utenze in nome e conto proprio, si deve ritenere che tali utenze siano poi fornite alla cooperativa sulla base di un contratto di servizi. Tale contratto dovrà definire il rapporto e le modalità con le quali il riaddebito viene effettuato (calcolo analitico dei consumi ed emissione di fattura). Si configura di conseguenza una prestazione di servizi, che per sua natura esclude l’ipotesi del mero rimborso di spesa. Ne consegue, per la diretta correlazione e rapporto di inerenza che deve esservi fra costi e ricavi nella formazione del reddito d’impresa, che nel caso di specie, il riaddebito di costi assume la natura di ricavo per l’ente non commerciale. Tale determinazione trova una esplicita condivisione già nella risoluzione 6/E del giorno 11 febbraio 1998 ed, in particolare, nella risoluzione 13/E del 18 febbraio 1998, che in termini espliciti ribadisce che il riaddebito in parola costituisce il corrispettivo di una prestazione di servizi, pur mantenendo la stessa natura intrinseca dell’operazione che viene ribaltata. Conseguentemente, gli importi riaddebitati concorrono a formare i ricavi che vengono indicati al rigo RG4 della dichiarazione dei redditi.

Consulta L’Esperto risponde per avere accesso a un archivio con oltre 200mila quesiti, con relativi pareri. Non trovi la risposta al tuo caso? Invia una nuova domanda agli esperti.