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Spese interamente deducibili anche se sostenute per un familiare disabile non a carico

Qualora il documento fosse intestato solo al disabile, la deduzione spetta chi ha sostenuto la spesa a condizione che integri la fattura, annotando l’importo sostenuto

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di Giuseppe Merlino

La domanda

Mio padre è invalido civile al 100%, portatore di handicap a norma dell’articolo 3, comma 3, legge 104/1992 e beneficia dell’indennità di accompagnamento Inps. Il suo reddito è costituito da pensione minima di anzianità e da redditi di fabbricati per prima casa. Non è fiscalmente a mio carico. Nel corso del 2019 ha pagato rette per casa di riposo per 36.921 euro, di cui 16.770 euro, per prestazioni sanitarie (certificazione casa di riposo). Le rette sono state pagate da me per 15.800 euro. Quale importo posso portare in deduzione al rigo E25 del modello 730? Tutti i 15.800 euro, oppure in proporzione al mio contributo (16.770 diviso 36.921, per 15.800)?
M. D. – Verona

Come ribadito dall'agenzia delle Entrate nella guida «Le agevolazioni fiscali per le persone con disabilità» (scaricabile gratuitamente dal sito delle Entrate) e nelle istruzioni al modello 730/2020 (vedi pagina 59), le spese mediche generiche (per esempio, le prestazioni rese da un medico generico, l’acquisto di medicinali) e le spese di “assistenza specifica” (esempio, assistenza infermieristica e riabilitativa) sono interamente deducibili dal reddito complessivo anche quando sono state sostenute per un familiare disabile non a carico fiscalmente. Qualora il documento di spesa fosse intestato solo al padre disabile, la deduzione spetta al lettore che ha sostenuto in tutto o in parte il costo (per prestazioni mediche generiche e assistenza specifica) certificato dalla casa di riposo, a condizione che integri la fattura, annotando sulla stessa l’importo da lui sostenuto (e che andrà indicato al rigo E25 del modello 730).

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