Adempimenti

Imposta di soggiorno, la dichiarazione non sostituisce le comunicazioni periodiche

I gestori delle strutture ricettive hanno tempo fino al 30 settembre per presentare la dichiarazione. In caso di omissione la sanzione va dal 100 al 200% dell’importo dovuto

di Giuseppe Debenedetto

Il 30 settembre 2022 scade il termine per presentare le dichiarazioni relative all’imposta di soggiorno incassata negli anni 2020 e 2021, avendo il Governo accordato tre mesi di proroga rispetto al termine fissato ordinariamente per il 30 giugno. Si tratta di un adempimento a carico dei gestori delle strutture ricettive ubicate nei comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno, circa un migliaio sparsi sul territorio nazionale ma che detengono comunque il 65% della capacità ricettiva ed ospitano il 75% dei pernottamenti che vengono effettuati ogni anno nel nostro Paese.

Il modello e le sanzioni

Il modello di dichiarazione è stato approvato con decreto ministeriale del 29 aprile 2022 (pubblicato in «Gazzetta Ufficiale» del 12 maggio 2022), che prevede la trasmissione della dichiarazione esclusivamente in via telematica. L’obbligo è in capo al soggetto gestore della struttura ricettiva o, per conto di questo, da dichiarante diverso dal gestore (curatore fallimentare, erede, eccetera) secondo le istruzioni e le specifiche tecniche allegate al decreto. Diversamente, per quanto attiene alle locazioni brevi, vale a dire le locazioni di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni condotte al di fuori dell’attività di impresa, la dichiarazione dell’imposta di soggiorno deve essere presentata dal soggetto che incassa il canone o il corrispettivo ovvero che interviene nel pagamento dei canoni o corrispettivi (generalmente l’intermediario immobiliare).

L’omessa o infedele presentazione della dichiarazione da parte del responsabile comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma dal 100 al 200 per cento dell’importo dovuto.

Le dichiarazioni, e i dati in essa contenuti, una volta acquisiti e trattati dal ministero dell’Economia saranno messi a disposizione dei Comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno e il contributo di soggiorno per Roma Capitale per le proprie finalità istituzionali e di controllo.

Il rapporto con le comunicazioni periodiche

Il decreto del 29 aprile 2022 disciplina le modalità di presentazione della dichiarazione senza però incidere sulle modalità di versamento dell’imposta, il cui gettito deve essere riversato dai gestori ai Comuni, secondo le modalità disciplinate con regolamento comunale. Peraltro i comuni possono aver previsto ulteriori adempimenti a carico dei gestori delle strutture ricettive, come la presentazione di comunicazioni periodiche (in genere trimestrali) contenenti i pernottamenti registrati per il calcolo dell’imposta di soggiorno e l’importo da riversare. Pertanto la dichiarazione annuale non è sostitutiva delle comunicazioni periodiche previste dai comuni ma si aggiunge a queste, considerato che un lasso di tempo di oltre un anno farebbe perdere la capacità di controllo dei comuni, specie nei confronti delle strutture ricettive extralberghiere, considerata la volatilità delle stesse.

Si tratta comunque di una questione che andrebbe chiarita ufficialmente, come richiesto da Federalberghi secondo cui l’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale è riferita ai soli casi in cui non è previsto nel rispettivo regolamento comunale un obbligo di rendicontazione periodica trasmessa in via telematica.

Il termine di presentazione

In merito al termine di presentazione della dichiarazione va evidenziato che solo il 13 giugno 2022 (quindi ad appena due settimane dalla scadenza del termine del 30 giugno 2022) è divenuta operativa la procedura di trasmissione, avendo il dipartimento delle Finanze reso disponibile da tale data la versione 3/2022 delle specifiche tecniche relative alla dichiarazione nonché la versione 1.1.0 del corrispondente modulo di controllo, adeguata alla specifica tecnica 3/2022.

Ciò ha indotto il Governo ad intervenire con il Dl 73/2022 per differire il termine di presentazione della dichiarazione dal 30 giugno al 30 settembre 2022, in linea peraltro con quanto previsto dalla legge 212/2000 (Statuto del contribuente).

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