Imposte

Con la delega fiscale stop progressivo a Isa e mediazione tributaria

Sono due spunti di riflessioni forniti dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo, nel corso dell’incontro promosso ieri dal Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec) con i parlamentari

di Giovanni Parente

Con la delega fiscale si può arrivare a un superamento graduale degli Isa (le pagelle fiscali che hanno preso il posto degli studi di settore) e della mediazione tributaria. Sono due tra i tanti spunti di riflessioni forniti dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo, nel corso dell’incontro promosso ieri dal Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec) con i parlamentari di maggioranza e opposizione (ha partecipato anche il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto), in cui sono state presentate le proposte della categoria. Proposte che spaziano dalla riforma del sistema tributario all’antiriciclaggio, senza dimenticare la crisi d’impresa, i sistemi di controllo e revisione legale, l’amministrazione dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata. Il tema è «essere al fianco della politica non semplicemente con una funzione postuma, cioé nel valutare il lavoro fatto sulle norme, né tantomeno essere chiamati solo con funzione emendativa di norme già realizzare. Quello che vogliamo fare e stiamo già facendo come Consiglio nazionale è partecipare alla formazione delle norme all’interno delle istituzioni» ha dichiarato il presidente del Cndcec, Elbano de Nuccio. In questa direzione, «c’è la volontà concreta da parte del ministero» dell’Economia di ripensare il calendario fiscale «ed è ciò che tutti noi ci auguriamo» ha sottolineato ancora de Nuccio, ma «va fatto, a monte, un lavoro di sfrondatura delle norme» poiché «ci sono troppi adempimenti ridondanti».

Proprio il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha ribadito quanto anticipato a Telefisco sulla volontà di sospendere tutti gli adempimenti in agosto e di andare nella direzione di una moratoria nel periodo estivo da lettere di compliance e avvisi bonari. Ma Leo si è anche soffermato su altri punti. Ad esempio, sulla possibilità di arrivare a un graduale superamento degli Isa («se ne dovrà discutere» e «ci sono resistenze» ha ammesso il viceministro) con l’introduzione del concordato preventivo biennale sulle attività economiche di minori dimensioni, facendo leva sulla mole di dati di cui dispone già l’amministrazione finanziaria. La delega interverrà anche sul contenzioso sia sulla parte ordinamentale che processuale. «La mediazione ha un senso? Non funziona. Lasciamo gli accertamenti con adesione, semplifichiamo il procedimento» ha rimarcato Leo. Al centro del dibattito poi anche la rivitalizzazione dello Statuto del contribuente su cui Leo punta in modo deciso, facendo però notare le ragioni tecniche per cui ci sono difficoltà sulla strada di elevarlo a norma di rango costituzionale. Da Alberto Gusmeroli (Lega), presidente della commissione Attività produttive della Camera, è arrivata la proposta sulla costituzionalizzazione con l’accordo di tutte le forze politiche: «Con un po’ di fiducia e coraggio in più, facciamolo perché può davvero avvicinare al concetto del fisco amico». Sul punto anche Luigi Marattin (Azione-Italia Viva- Re) si è detto concorde sulla possibilità di costituzionalizzare alcune parti dello Statuto del contribuente.

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