Professione

Riciclaggio, sanzioni per illeciti gravi e ripetuti

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Sanzioni antiriciclaggio per colpire solo le violazioni «gravi, ripetute e plurime». Non solo. Stop alle segnalazioni tardive oltre i 30 giorni. E soprattutto più autonomia all’Ufficio informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia. È su questi aspetti che la presidente della commissione Giustizia della Camera e relatrice al parere sul decreto di recepimento della quarta direttiva Ue sul riciclaggio, Donatella Ferranti (Pd), ha rimodulato lo schema di parere messo a punto dall’altro relatore, Sergio Boccadutri (Pd), della commissione Finanze (si veda Il Quotidiano del Fisco di ieri ). Anche per questo motivo il parere sarà depositato oggi nelle due commissioni di Montecitorio , con l’intenzione della Ferranti e del presidente della Finanze, Maurizio Bernardo (Ap), di licenziarlo in riunione congiunta martedì prossimo.

Delle oltre 90 osservazioni delle Finanze molte sono state assorbite dallo schema di parere della Giustizia a partire da quelle sulle sanzioni minime . «Il parere della Camera- spiega la Ferranti - seguirà le indicazioni Gafi e in questo senso anche il sistema sanzionatorio dovrà concentrarsi soltanto sulle violazioni più gravi, quelle ripetute e plurime». In sostanza quelle violazioni che rappresentano davvero reati finanziari e di riciclaggio.

Per la Ferranti, inoltre, «occorre riconoscere maggiore autonomia all’Uif e prevedere protocolli più agili. Occorre far circolare le informazioni salvaguardando il ruolo della polizia valutaria ma prevedendo la possibilità di estendere la circolazione delle informazioni anche alle altre forze di polizia laddove dovessero emergere situazioni e reati diversi da quelli finanziari o di riciclaggio». Si pensi ad esempio ai reati di «pedopornografia», precisa la presidente della Commissione Giustizia.

Tra le novità concordate tra le due commissioni nelle riunioni tecniche di ieri spicca anche la richiesta al Governo di cancellare le tardive segnalazioni e il vincolo dei 30 giorni . Così , poi, come proposto da professionisti e operatori coinvolti nelle segnalazioni, nel parere la Ferranti chiede di «prevedere la gratuità delle adeguate verifiche da effettuare con l’accesso al registro delle imprese» o al massimo «si potrebbero introdurre degli importi minimali forfettari» se da parte dell’Economia non dovessero arrivare le necessarie coperture per rispettare la clausola dell’invarianza di gettito nell’attuazione delle regole comunitarie.

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