I temi di NT+Le massime di Cassazione

Cassazione, le sentenze su notifica, pvc e responsabilità tributaria solidale

Cessata materia del contendere anche se il ricorso per revocazione era inammissibile

La sentenza di secondo grado che ha confermato il rigetto del ricorso introduttivo, oggetto di ricorso per revocazione e la cui sentenza lo ha dichiarato inammissibile per assenza dell’errore revocatorio, a sua volta impugnata di fronte al giudice di legittimità, può su richiesta del contribuente essere oggetto di richiesta di cessazione della materia del contendere, se l’Amministrazione nel frattempo ha annullato in autotutela l’atto impositivo opposto. Ciò perché la cessazione della materia del contendere ad opera dell’annullamento in via di autotutela dell’atto impositivo da parte dell’Amministrazione, prevale anche su eventuali cause di inammissibilità del ricorso per revocazione. Infatti l’avvenuta composizione della controversia per il venir meno di ragioni di contrasto fra le parti impone la rimozione delle sentenze emesse, non più attuali perché inidonee a regolare il rapporto fra le parti.

Cassazione, sentenza 8295/2022

Nessuna esterovestizione per la società lussemburghese con i servizi amministrativi in Italia in assenza di vantaggi fiscali

Lo svolgimento di servizi amministrativi in Italia non basta a far presumere l’esterovestizione della società di diritto lussemburghese, perché l’assenza di un vantaggio fiscale effettivo, la residenza estera della maggior parte dei consiglieri d’amministrazione e l’imposizione fiscale in Lussemburgo, provano l’effettivo svolgimento all’estero dell’oggetto sociale.

Cassazione, ordinanza 8297/2022

La contestazione alla Gdf obbliga l’amministrazione a vagliare criticamente il pvc

La motivazione per relationem, contenuta nell’atto impositivo notificato al contribuente che rinvia alle conclusioni del processo verbale di constatazione (pvc) redatto dalla GdF, non è illegittima per mancanza di vaglio critico dell’Amministrazione con riferimento agli elementi acquisiti durante l’attività ispettiva. Se infatti il contribuente non ne ha fatto oggetto di specifica contestazione, l’Amministrazione sul presupposto degli stessi elementi l’Amministrazione è legittimata a condividere le conclusioni della Guardia di Finanza attraverso la realizzazione di un’economia di scrittura.

Cassazione, sentenza 8482/2022

Gli incassi degli ex soci della società di capitale estinta rilevano per la responsabilità tributaria solidale

La responsabilità degli ex soci della società di capitali estinta permane sempre con riferimento alla pretesa tributaria definitivamente accertata dall’Amministrazione. Infatti l’ammontare incassato dagli stessi ex soci al termine della liquidazione della società di capitali estinta opera unicamente ai fini della riscossione quale possibile limite dell’interesse ad agire dell’Amministrazione. Pertanto essa resta ininfluente per la determinazione della pretesa accertata.

Cassazione, ordinanza 8706/2022

Capacità contributiva rispettata per il produttore che paga le accise sull’alcool rubatogli

L’esigibilità delle accise dovute sui prodotti alcolici oggetto di furto è coerente con il principio di capacità contributiva. Dal punto di vista oggettivo, il presupposto economico a cui l’obbligazione è collegata permane anche laddove non possa essere conseguita l’utilità sperata. Dal punto di vista soggettivo, permane l’idoneità ad eseguire la prestazione coattivamente imposta non tanto per la concreta idoneità del singolo contribuente che ha subito il furto.

Cassazione, ordinanza 8819/2022

Senza persone abilitate alla ricezione l’accertamento a mezzo posta si consegna a mani del legale rappresentante

In caso di notifica dell’avviso di accertamento a mezzo del servizio postale a una persona giuridica, il procedimento non può perfezionarsi previo deposito presso l’Ufficio postale se non vi sono persone abilitate a ricevere l’atto. Da una parte, la notifica dell’avviso di accertamento fatta attraverso il servizio postale consente l’utilizzo delle modalità previste dagli articoli 140 e 143 del codice di rito, rispettivamente irreperibilità relativa e assoluta. Dall’altra parte, la consegna deve avvenire direttamente a mani della persona che rappresenta l’ente e non invece allo stesso ente in forma impersonale.

Cassazione, ordinanza 8825/2022

Solo l’esibizione dell’avviso di ricevimento prova la notifica nell’irreperibilità relativa

In caso di irreperibilità relativa prevista dall’articolo 140 del codice di rito, la prova dell’avvenuto perfezionamento della notifica attraverso il servizio postale è costituita dalla produzione dell’avviso di ricevimento della raccomandata, perché trattasi di operazioni non eseguite in presenza del destinatario e comunque non assistite dal carattere facente fede della relata di notifica. Pertanto il messo notificatore, che si avvale del servizio postale, può soltanto dare atto di avere consegnato all’Ufficio postale l’avviso informativo, ma non può attestare l’effettivo inoltro da parte di esso dell’avviso di ricevimento (Ar).

Cassazione, ordinanza 8894/2022