Commercialisti: sui dividendi accolta la tesi del Consiglio nazionale
Il delegato all’area fiscale del Cndcec, Salvatore Regalbuto: «Positivo confronto tecnico con l’Agenzia»
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Cndcec) commenta positivamente il principio di diritto 3/2022 (si veda l’articolo «Dividendi con fisco di favore, ora basta la delibera nel 2022») con cui l’agenzia delle Entrate supera la precedente interpretazione contenuta nella risposta a interpello 454/2022 (si veda l’articolo «Dividendi, la delibera 2022 non salva dal 26%»).
Come ricorda una nota del Cndcec è stato «chiarito che per godere del regime transitorio di tassazione degli utili prodotti antecedentemente al 2018 è sufficiente la delibera assembleare di distribuzione e non anche il pagamento, così come peraltro previsto dal dettato normativo».
L’interlocuzione con le Entrate
Il consigliere nazionale e tesoriere dei commercialisti delegato all’area fiscale, Salvatore Regalbuto, sottolinea come sul tema, a seguito della pubblicazione della risposta a interpello 454/2022, «sia stata avviata un’interlocuzione con l’agenzia delle Entrate già nei primi giorni di ottobre e proseguita poi a novembre nel corso di incontri con gli esponenti della Divisione contribuenti della stessa Agenzia».
La nuova interpretazione
Pertanto, è «apprezzabile la nuova interpretazione, che risponde al dettato normativo, così come è apprezzabile - continua Regalbuto - la disponibilità ricevuta per un confronto prettamente tecnico tra operatori della materia. Soprattutto su temi operativi, questo confronto non può che determinare maggior chiarezza e condivisione nell’applicazione delle norme, limitando errori e contenzioso, ed è con questo modus operandi che intendiamo radicare l’interlocuzione con le istituzioni di riferimento».
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