Finanza

Pir innovativi, in arrivo la proroga al 2022 per gli investimenti

di Marco Mobili e Marco Rogari

Una proroga a tutto il 2022 delle agevolazioni fiscali per i cosiddetti Pir “innovativi”. È uno dei nuovi ritocchi alla manovra finito al Senato sotto i riflettori di maggioranza e governo nel corso dell’ennesima giornata all’insegna delle riunioni non stop in attesa dell’emendamento del governo sul fisco, prima escluso e poi dato in arrivo a tarda sera. Uno stallo provocato anche dalle tensioni nella maggioranza sul rinvio delle cartelle e dalla necessità del governo di rendere solide e sostenibili le coperture per il 2023 e anni successivi collegate ai ritocchi al superbonus del 110%. Con la forze politiche, a cominciare dai Cinquestelle, contrarie a qualsiasi ridimensionamento dell’intesa abbozzata nei giorni scorsi per rafforzare il bonus, compreso un eventuale stop agli incentivi per il fotovoltaico ipotizzato nel corso della lunga trattativa. Un impasse finito nel mirino della leader di Fdi, Giorgia Meloni.

A ritardare l’arrivo dell’emendamento del governo sulla ripartizione del fondo taglia-tasse sarebbe stata la necessità del Mef, di fronte all’ingente massa di richieste arrivate dalla maggioranza, di calibrare le coperture e di trovare una sintesi tra le risorse realmente disponibili e le cosiddette proposte di modifica condivise. Ancora ieri molte forze politiche sono tornate alla carica per destinare nuove risorse a settori in difficoltà come l'automotive e il turismo. Tra i correttivi che hanno trovato la strada sbarrata dal no del Mef ci sono i due emendamenti a firma Roberta Toffanin (Fi) e Alberto Bagnai (Lega) per far salire dal 3% al 5% il tetto delle quote di partecipazione al capitale di Bankitalia.

Un sostanziale ok, da confermare definitivamente, sarebbe invece arrivato all’estensione dei benefici fiscali per i Pir “alternativi” introdotti dalla manovra dello scorso anno. Attualmente è previsto un credito d’imposta collegato ai piani costituiti dal 1 gennaio 2021 per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2021. Che, per effetto di un emendamento proposto da Italia viva, verrebbe esteso a tutto il 2022. E destinati a passare sono anche i ritocchi di Lega e Iv che prevedono un bonus diretto per incentivare le patenti degli autotrasportatori.

Con l’arrivo dell’emendamento del governo sul fisco, i lavori in commissione Bilancio, di fatto fermi per tutta la giornata di ieri, dovrebbero riprendere questa mattina. Anche se le votazioni dovrebbero entrare nel vivo solo domani, prima della maratona tra sabato e lunedì sui correttivi del governo e su un gruppo ristretto di emendamenti segnalati di natura parlamentare finale per consentire al testo di approdare in Aula al più tardi martedì o tenere il via libera del Senato entro mercoledì notte.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©