Finanza

Tasso zero dai confidi alle pmi sui prestiti con i fondi delle garanzie

No ai consolidamenti di passività finanziarie a breve termine o rinegoziate. I consorzi minori non potranno concedere più di 100mila euro

di Roberto Lenzi

Finanziamenti agevolati a tasso zero alle piccole e medie imprese di tutti i settori economici potranno arrivare presto con un nuovo intervento del ministero delle Imprese (Mimit), di concerto con quello dell'Economia. È loro il decreto di natura non regolamentare che fissa condizioni, criteri organizzativi e requisiti economico-patrimoniali che i confidi devono soddisfare per concedere tali finanziamenti. Un tassello importante per attuare Il Dl 4/2022, che autorizza i confidi a utilizzare anche per prestiti vantaggiosi le risorse inizialmente erogate per garanzia alle imprese.

Le caratteristiche

Il finanziamento agevolato concedibile non potrà superare i 100mila euro, se erogato da confidi minori. La quota parte del finanziamento concesso a valere sulle risorse non dovrà superare l'80% dell'importo del finanziamento e dovrà essere regolata a un tasso d'interesse pari a zero.

I confidi potranno applicare all'operazione finanziaria, per la sola quota concessa a valere su loro risorse proprie, un tasso di interesse per remunerare il rischio assunto a proprio carico e, sull'intero importo del finanziamento, una commissione a copertura dei costi amministrativi di istruttoria e gestione dell'operazione finanziaria, nel limite dello 0,5% dell'importo del finanziamento. Per ogni singola pmi beneficiaria il limite massimo del credito erogabile a valere sulle risorse pubbliche sarà il 5% dell'ammontare delle risorse assegnate al confidi e la quota residua, non inferiore al 20% dell'importo del finanziamento, dovrà essere concessa a valere su risorse proprie del confidi e non potrà avvalersi di strumenti di mitigazione del rischio a valere su risorse pubbliche.

Agevolazioni de minimis

I finanziamenti agevolati non potranno essere concessi a fronte di operazioni di consolidamento di passività finanziarie a breve termine o di rinegoziazione di passività finanziarie a medio-lungo termine e i confidi dovranno rispettare i limiti e delle condizioni previsti dai regolamenti in materia di aiuti “de minimis” applicabili in relazione al settore di attività in cui opera la pmi beneficiaria.

I confidi procederanno a concedere i finanziamenti secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande, previa verifica della regolarità contributiva della beneficiaria.

I requisiti per i confidi minori

Ai confidi minori verranno richiesti ulteriori requisiti per la concessione dei finanziamenti e rilascio dell'autorizzazione. Tra essi: un patrimonio netto, comprensivo dei fondi rischi indisponibili, non inferiore a 3 milioni di euro, un indicatore di adeguatezza non inferiore al 15% e la pubblicazione sul proprio sito web di un regolamento in materia di credito che descriva adeguati processi di concessione, gestione e monitoraggio del credito con evidenza delle specifiche competenze e responsabilità.

Entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto, l'Organismo per la tenuta dell'elenco dei confidi iscritti nell'elenco di cui all'articolo 112, comma 1 del Tub comunicherà al Mimit le proprie procedure interne sulle verifiche dei requisiti richiesti ai confidi minori per la concessione dei finanziamenti. I confidi minori dovranno presentare apposita istanza di autorizzazione all'Organismo per concedere i finanziamenti agevolati.

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