Finanza

Contratti di filiera: contributi in conto capitale e finanziamenti agevolati

Almeno il 51% della società deve essere composto da imprenditori agricoli

di Roberto Lenzi

Contributi in conto capitale e/o finanziamento agevolato per PMI e GI del settore agricolo e agroalimentare. La percentuale di aiuto varia dal 10% al 100% a seconda delle dimensioni dell’impresa e dell’intervento che quest’ultima intende realizzare. L’avviso n. 182458 del 22 aprile 2022, emanato dal Mipaf, prevede che il periodo di presentazione delle domande sia stabilito in 90 giorni calcolati a partire dal 23 maggio 2022, a condizione che la piattaforma telematica messa a disposizione dall’amministrazione del risulti operativa a quest’ultima data; diversamente, i 90 giorni decorreranno dalla messa a disposizione della piattaforma. Le imprese interessate potranno fare domanda per ottenere contributi in conto capitale e/o finanziamenti a tasso agevolato secondo quanto previsto dal Dm 0673777 del 22 dicembre 2021.

Possono beneficiare dei contributi le imprese, le società cooperative e loro consorzi nel settore agricolo e agroalimentare, nonché le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori.

Per tutte le categorie di imprese sono finanziabili interventi che prevedono l’acquisto di beni materiali e immateriali che sono utilizzabili per la trasformazione di prodotti agricoli e per la loro commercializzazione. Sono anche ammissibili i costi necessari per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità o quelli attinenti a misure promozionali o a progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo. Per le Pmi sono ammissibili anche altri interventi riguardanti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti agroalimentari anche se non compresi nell’allegato I del Trattato sul funzionamento della Ue, l’organizzazione e la partecipazione a concorsi, fiere o mostre e interventi volti a promuovere la produzione di energia ricavabile da fonti rinnovabili.

Ammessi alle agevolazioni i contratti di filiera il cui importo complessivo degli investimenti è compreso tra 4 milioni e 50 milioni di euro. L’importo del progetto per singolo soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo di spesa di 400mila euro, fatta eccezione per investimenti nella produzione agricola primaria effettuati da Pmi, il cui minimo di spesa si attesta a 100 mila euro. Non sono ammesse spese relative a beni acquistati con il sistema della locazione finanziaria. Gli interventi devono essere realizzati entro quattro anni dalla data di sottoscrizione del contratto di filiera. Le agevolazioni possono essere richieste nella forma di contributo in conto capitale o di finanziamento, articolato nelle due componenti di finanziamento agevolato e finanziamento bancario. In alternativa, è consentita l’integrazione tra il contributo in conto capitale e il finanziamento.

Ai fini della concessione delle agevolazioni, i soggetti beneficiari che richiedono il finanziamento agevolato devono ottenere un finanziamento bancario pari al 50% dell’ammontare del finanziamento. Il contratto di filiera deve interessare un ambito territoriale multiregionale, assicurato quando gli interventi sono distribuiti sul territorio di due o più regioni o province autonome. L’importo totale dei costi ammissibili riconducibile a una sola regione non può superare l’85 per cento del totale dei costi ammissibili.

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