Adempimenti

Precompilata, il «fai-da-te» cresce del 18%

di Silvia Marzialetti

Record di precompilate nel 2017: oltre 2,4 milioni le dichiarazioni inviate tramite piattaforma web entro la deadline del 24 luglio, il 18% in più rispetto al 2016. Lo ha reso noto Sogei, partner tecnologico dell’agenzia delle Entrate.

Delle 2.427.803 dichiarazioni dei redditi inviate utilizzando il sistema disponibile sul sito delle Entrate, 2.298.603 sono modelli 730, mentre i modelli Redditi che risultano già spediti (quest’anno la scadenza è fissata per il 31 ottobre 2017) sono 129.200. Le dichiarazioni congiunte trasmesse via web in autonomia sono più di 138mila.

La palma per numero di invii spetta al Nord: oltre un milione i modelli inviati da Lombardia, Veneto e Piemonte. Entrando nel dettaglio, dalla Lombardia sono stati spediti 597mila modelli, 265mila dal Veneto e 225mila dal Piemonte. In pole position anche il Lazio, con 281mila dichiarazioni “fai da te”.

La maggior parte dei 730 precompilati spediti direttamente arriva da cittadini di età tra 41 e 50 anni (530mila) e da contribuenti tra i 51 e i 60 anni (470mila click).

Hanno dimostrato dimestichezza col sistema online anche i trentenni e i sessantenni (rispettivamente 381mila e 403mila invii), mentre 263mila modelli 730 sono stati inviati direttamente da cittadini di età compresa tra 71 e 80 anni.

Il dato complessivo di quest’anno segnala un trend in crescita rispetto al biennio precedente: lo scorso anno, in particolare (2 milioni di invii, incluse anche le dichiarazioni Unico web), segnava già un più 43% rispetto al 2015, quando le dichiarazioni inviate direttamente on line furono 1,4 milioni.

Anche nel 2016 l’identikit del contribuente medio ha visto in pole position utenti di mezza età e residenti nelle regioni settentrionali.

Per accedere alla precompilata 2017, i contribuenti hanno utilizzato, nella maggior parte dei casi, le credenziali rilasciate dal Fisco (58,76% di accessi), o dall’Inps (33,64%).

In aumento anche il campione dei cittadini che ha gestito e inviato la dichiarazione direttamente dal proprio Pc: un incentivo, in questo senso, è arrivato dalle informazioni riportate nei modelli, come quelle relative alle spese sanitarie. L’esigenza di fare chiarezza nasceva dall’ampia tipologia di spese documentabili: per l’acquisto di farmaci presso farmacie e parafarmacie, spese sostenute per le prestazioni di psicologi, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica, di strutture autorizzate e non accreditate; acquisti presso ottici.

Spese che si sono aggiunte a quelle «tradizionali» comunicate alle Entrate, tra gli altri, da medici, chirurghi, odontoiatri, Asl, Policlinici.

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