Imposte

E-fattura e dettagli al Vies per i nuovi scambi intra Ue

L’attuale regime Iva sarà superato con le regole proposte dalla Commissione

Il regime Iva definitivo delle transazioni unionali B2B, che è attualmente in discussione al Consiglio Ue, trova un’ulteriore spinta per la sua attuazione nelle regole proposte l’8 dicembre scorso dalla Commissione europea con il pacchetto di digitalizzazione (Vat in the digital age – Vida).

Il superamento dell’attuale sistema di tassazione, che si fonda sul trasferimento del debito d’imposta dal cedente al cessionario con applicazione del regime del reverse charge, è stato proposto dalla Commissione europea nel 2018 (Com (2018) 329 finale del 25 maggio 2018) allo scopo di contrastare le frodi transnazionali.

Cambio di paradigma

L’attuale sistema divide i movimenti transfrontalieri di beni in due diverse operazioni: una cessione non imponibile nello Stato membro di partenza e un acquisto intracomunitario tassato nello Stato membro di destinazione. Questo meccanismo, introdotto in modo transitorio nel 1993, ha creato nel tempo problemi di natura gestionale e un preoccupante fenomeno di frode, che sfruttando la non imponibilità dell’operazione a monte da una parte, e la doppia registrazione a valle dall’altra, crea le condizioni ideali per le frodi carosello.

Il sistema definitivo proposto dalla Commissione europea riunisce le due operazioni configurando un’unica cessione intraunionale e sopprimendo l’acquisto intracomunitario. Inoltre, interviene sul debitore dell’imposta, imponendo in linea di massima che il cedente sia il debitore dell’imposta, da assolvere nello Stato membro di destinazione dei beni con il meccanismo dell’Oss. In pratica, il cedente versa nel proprio Stato di stabilimento l’imposta dovuta nello Stato membro di consumo. Sarà poi lo Stato di stabilimento a trasferire allo Stato di consumo l’importo versato dall’operatore. Il cessionario anticipa la provvista dell’imposta al cedente e ha diritto a detrarre l’imposta nel proprio Stato.

Questo meccanismo, che già caratterizza la cessione dei beni a distanza e le prestazioni verso consumatori finali residenti in altri Stati membri, ha il vantaggio di impedire all’origine il formarsi delle condizioni che possono alimentare le frodi carosello, in quanto questa tipologia di clienti non può esercitare la detrazione dell’imposta.

Le due regole

Il progetto Vida, in coerenza con il regime definitivo ipotizzato dalla Commissione europea, interviene, sfruttando le nuove tecnologie, con due principali regole:

1 La prima riguarda la standardizzazione delle informazioni che il cedente e il cessionario devono fare al sistema Vies (Vat information exchange system): tutti gli scambi di beni intraunionali saranno certificati con una fattura elettronica europea strutturata, in conformità al modello previsto in materia di appalti pubblici dalla direttiva 2014/55/Ue, secondo lo standard En 16931 (formati Ubl – Cii).

2 Dal 1° gennaio 2028, inoltre, inizierà un nuovo sistema di comunicazione digitale distinto per singola transazione (Digital reporting requirements – Drr) con cui – in modo tempestivo (la comunicazione dovrà avvenire entro due giorni dall’emissione della fattura) – gli operatori forniranno informazioni più puntuali e di dettaglio sulle transazioni intra-Ue. Queste informazioni saranno inserite dagli Stati membri nelle analisi di rischio per evitare le frodi transfrontaliere. La comunicazione telematica eliminerà gli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie (modelli Intrastat), che nel tempo hanno chiaramente manifestato i loro limiti. Per esempio, con la nuova comunicazione si eviterà il gap informativo determinato dalla facoltà (e non obbligo) di gestire non solo l’informazione delle cessioni, ma anche quella relativa agli acquisti intra-Ue.

L’introduzione delle due regole (fatturazione elettronica uniforme e comunicazione delle informazioni strutturate al Vies) costituiranno il volano tecnologico per consentire all’Unione europea di avere successivamente un regime definitivo degli scambi intra-Ue e un sistema più efficace per combattere le frodi intraunionali.

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