Imposte

Ai giovani agricoltori 140 milioni

di Massimo Agostini

La Campania scommette sul ricambio generazionale e sui giovani in agricoltura . Con il decreto dirigenziale n. 239 del 13 ottobre scorso la Regione ha approvato il bando di attuazione del « Progetto integrato giovani » nell’ambito del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020. Un piano con una dotazione finanziaria di 140 milioni di euro, di cui 90 milioni disponibili per la tipologia d’intervento 4.1.2 (Investimenti per il ricambio generazionale nelle aziende agricole e l’inserimento di giovani agricoltori qualificati) e 50 milioni per la tipologia 6.1.1. (Riconoscimento del premio per i giovani agricoltori che per la prima volta si insediano come capo d’azienda).

Il progetto è riservato ai potenziali beneficiari di età non superiore a 40 anni (41 non compiuti) al momento della presentazione della domanda di sostegno e in possesso di adeguate qualifiche e competenze professionali. Tra i requisiti, è richiesto un diploma di laurea o un diploma di scuola secondaria a indirizzo agrario, oppure un attestato di frequenza con profitto di un corso di formazione in agricoltura della durata minima di 100 ore organizzato dalla Regione Campania.

Il bando è destinato a coloro che per la prima volta si sono insediati in un’azienda agricola in qualità di capo azienda, assumendone la relativa responsabilità civile e fiscale e che presentano un piano di sviluppo aziendale. Il processo di insediamento inizia con l’iscrizione alla locale Camera di commercio e deve avvenire entro i 18 mesi precedenti la data di presentazione della domanda di sostegno. Un processo che comporta in ogni caso anche l’apertura della partita Iva e l’iscrizione all’Inps.

Per i giovani che si insediano per la prima volta come capo azienda agricola è prevista l’erogazione di un premio e la concessione di un sostegno finanziario per la realizzazione di investimenti, come costruzioni o miglioramento di beni immobili, acquisti di nuovi macchinari, attrezzature, programmi informatici, brevetti e licenze. Investimenti ritenuti necessari per realizzare o migliorare strutture produttive aziendali, ammodernare o completare la dotazione tecnologica nonché per finalità di risparmio energetico.

Il termine ultimo per il rilascio della domanda di sostegno sul portale Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) è fissato il 28 febbraio 2018.

Con questo bando l’amministrazione regionale ha spiegato di voler «imprimere un’ulteriore spinta al processo di rinnovamento della nostra agricoltura, favorendo l’ingresso di giovani neo-imprenditori e creando le condizioni per garantire la redditività delle aziende al primo insediamento e la loro permanenza nel comparto». «I giovani - sottolinea la Regione in una nota - mostrano un interesse crescente per il settore primario, che presenta eccellenze di prim’ordine e, al tempo stesso, specificità che devono ancora esprimere appieno le loro enormi potenzialità. L’impegno della Regione è orientato a fare dell’agricoltura un grande motore dello sviluppo economico e sociale della Campania. Siamo fermamente convinti che una presenza più incisiva di nuove energie e competenze sia fondamentale per il conseguimento di questo obiettivo strategico».

«Abbiamo reso più semplice, da un punto di vista procedurale, l’accesso all’agricoltura da parte dei giovani, che ora potranno presentare un’unica domanda di sostegno per chiedere sia il premio previsto per il primo insediamento dalla 6.1.1, sia il sostegno finanziario, contemplato dalla 4.1.2, per realizzare investimenti nelle nuove aziende agricole», ha spiegato Franco Alfieri, capo della segreteria del governatore, Vincenzo De Luca. «Per questi investimenti - ha precisato Alfieri - l’importo massimo finanziabile per ciascun beneficiario ammonta a 1,5 milioni di euro. Con questa nuova tipologia di progetto puntiamo non solo a favorire l’inserimento di giovani imprenditori con approcci innovativi nelle aree agricole che si caratterizzano per le migliori performance, ma puntiamo anche a creare le condizioni necessarie alla permanenza della popolazione giovanile in territori rurali e aree caratterizzate da processi di spopolamento».

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