Imposte

Consolidato, niente elusione con il controllo congiunto

Secondo la risposta a interpello 301 è rilevante la maggioranza assembleare che si ottiene anche con una sola azione

di Alessandro Germani

Non è abusivo il consolidato fiscale in cui la consolidante detiene il 50% più un’azione, che le conferisce il controllo di diritto, anche se nei fatti tale controllo è congiunto. La risposta a interpello 301 delle Entrate chiarisce che la norma detta un requisito formale e non sostanziale. Non c’è infatti vantaggio fiscale indebito perché non è tale l’allestimento dell’assetto partecipativo che consente di beneficiare della tassazione di gruppo (circolari 53/E/2004 e 10/E/2005, risoluzione 40/E/2018).

La stessa norma sull’abuso (articolo 10-bis, comma 4, della legge 212/2000) prevede che il contribuente possa scegliere regimi opzionali diversi e opzioni con diverso carico fiscale. Quindi la cessione del 50% meno un’azione che consente ad Alfa di aderire al consolidato fiscale non è aggredibile perché ciò che conta è il controllo assembleare, che si ottiene anche con una sola azione.

Quindi l’operazione che comporta un controllo congiunto ma di diritto in capo ad Alfa consente comunque a questa di consolidare legittimamente.

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