Come fare perFinanza

Fondo reti associative, domande con platea più ampia

di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio

  • Quando Entro le ore 18 del 20 ottobre 2022

  • Cosa scade Domanda per finanziamento attività di interesse generale a rilievo nazionale

  • Per chi Reti associative iscritte nel Runts, associazioni promozione sociale, organizzazioni volontariato

  • Come adempiere Tramite modulistica allegata all’avviso del ministero del Lavoro

1In sintesi

Con l’avviso 3/2022, pubblicato lo scorso 28 settembre, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali fissa i criteri e le modalità di accesso al fondo per il finanziamento delle attività di interesse generale di rilevanza nazionale per l’anno 2022 (ai sensi dell’articolo 72 del Codice del terzo settore).

Il termine per presentare istanza è il 20 ottobre prossimo e i beneficiari, per la prima volta, sono le reti associative.

Una novità assoluta che deve in ogni caso coordinarsi con le tempistiche del Registro unico del Terzo settore e dell’attuale fase iniziale di popolamento della sezione “reti”.

Una importante precisazione giunge con le Faq del scorso 4 ottobre: inclusi nel novero dei beneficiari anche associazioni di promozione sociale (Aps) e organizzazioni di volontariato (Odv) iscritte nei previgenti registri di settore e che integrano i requisiti dimensionali previsti per le reti.

In arrivo, dunque, 20 milioni di euro per i progetti di rilevanza nazionale delle reti associative.Il Codice del Terzo settore, allo scopo di promuovere gli enti del Terzo settore (Ets), ha istituito un apposito fondo destinato a sostenere lo svolgimento di attività di interesse generale costituenti oggetto e promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, fondazioni, anche attraverso le loro reti associative (articolo 72 Cts).

A tale fondo si affiancano poi ulteriori risorse finanziarie - già contemplate dalle previgenti disposizioni di settore – destinate agli Ets (articolo 73 Cts).

In questo quadro normativo si inserisce, per l’anno 2022, il decreto del ministero del Lavoro 141/2022, che individua l’ammontare delle risorse finanziarie e le prioritarie aree di intervento per gli Ets.

Al pari delle precedenti programmazioni, il Dm 141/2022 opera una distinzione tra il piano di sostegno alle attività di interesse generale di rilevanza nazionale e quelle di rilevanza locale.

2I beneficiari

Sul versante soggettivo, il ministero del Lavoro delimita per la prima volta in via più restrittiva il novero dei beneficiari, con riferimento alle risorse previste per il sostegno alle attività di interesse generale di rilevanza nazionale.

In particolare – come previsto dal citato Dm 141/2022 e precisato nell’avviso 3/2022 – un importo pari a 20 milioni di euro su un ammontare complessivo di oltre 21milioni di euro sono destinati agli Ets che si qualificano come reti associative del Terzo settore.

Si tratta di una previsione che, a dire dello stesso Ministero, risponde allo scopo di favorire la capacity building delle reti associative e la capacità di implementazione delle attività degli enti aderenti alle stesse.

Vale a dire quella specifica tipologia di Ets che identifica gli enti associativi, “di secondo livello”, che associano almeno 100 Ets o 20 fondazioni ovvero – se trattasi di reti nazionali del Terzo settore – almeno 500 Ets o 100 fondazioni del Terzo settore (articolo 41 del Cts).

In questo senso, rientrano nel novero gli enti che abbiano già perfezionato l’iscrizione nella sezione dedicata alle reti del Runts, anche laddove siano iscritti nel contempo nella sezione Odv/Aps del Registro.

La volontà del Ministero di favorire le reti associative tiene peraltro conto del fatto che trattasi di una qualifica nuova, introdotta per la prima volta con il Codice del Terzo settore e destinataria di un’apposita sezione del Runts in corso di popolamento.

Proprio per questa ragione, accedono alle risorse statali anche altre tipologie di soggetti. Più in particolare, sono inclusi sia gli enti che risultano nell’elenco pubblicato lo scorso gennaio dal ministero del Lavoro e che, in via transitoria, possono qualificarsi come rete associativa del Terzo settore.

È il caso, ad esempio, delle diverse Aps di carattere nazionale che, integrando i requisiti dimensionali minimi previsti dall’articolo 41 del Cts, sono qualificate reti associative in via transitoria, in attesa del perfezionamento delle procedure di trasmigrazione al Runts.

Dall’altro, si includono tra i beneficiari le reti associative presenti all’interno del Consiglio nazionale del Terzo settore (di cui all’articolo2, comma 2, lett. b) del Dm 135/2021) per il triennio 2021-2024.

Anche in quest’ultima ipotesi, l’inclusione nel novero soggettivo è consentita solo agli enti che siano in possesso dei requisiti dimensionali sopra citati di cui all’articolo 41, comma 1, lett. a) del Cts.

In coerenza con quest’ultima previsione si pone il chiarimento fornito dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali con le Faq pubblicate lo scorso 4 ottobre.

In particolare, tenuto conto dello stadio iniziale di popolamento della sezione Reti del Runts, sono stati inclusi nel novero dei beneficiari anche gli enti che, seppure non dotati della qualifica di rete associativa, risultino iscritti nel previgente registro nazionale delle Aps/ registri regionali per le Odv.

Anche in quest’ipotesi, l’accesso al contributo è in ogni caso subordinato alla circostanza che l’ente richiedente integri i requisiti dimensionali di cui all’articolo 41 del Cts entro il 20 ottobre 2022 (i.e. termine di presentazione delle domande).

Va peraltro considerato che il contributo stanziato dal Ministero potrà sostenere sia le attività delle reti associative che degli enti aderenti alle reti medesime.

In altri termini, potranno beneficiare delle risorse in parola, sempre per il tramite delle proprie reti, sia le Odv/Aps e fondazioni iscritte al Runts, sia, in questa fase transitoria di operatività del Runts, le Odv/Aps attualmente coinvolte nella trasmigrazione e le Fondazioni iscritte nell’Anagrafe Onlus.

3Le attività finanziabili

Il programma di attività oggetto di contributo dovrà essere sviluppato in linea con gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento indicate nel Dm 141/2022.

Inoltre il programma potrà ricomprendere le sole attività ricadenti nel periodo temporale intercorrente tra il 23 agosto 2022 e il 31 dicembre 202 3. A livello oggettivo, rientrano tra le attività finanziabili dal ministero del Lavoro quelle tipiche svolte dalle reti associative.

Vale a dire il monitoraggio dell’attività svolta nei confronti delle Odv, Aps e fondazioni Ets associate, anche con riguardo al suo impatto sociale, oltreché la promozione e sviluppo delle attività di controllo, anche sotto forma di autocontrollo e di assistenza tecnica per gli enti aderenti.

Finanziabile è anche l’attività di coordinamento, tutela, rappresentanza, promozione o supporto degli enti aderenti e delle loro attività di interesse generale. In questo senso, stando al tenore adottato nell’avviso, sembrerebbero dunque rientrare sia le attività svolte dalle reti sia quelle di interesse generale effettuate dagli enti aderenti alle reti medesime.

Sul punto si attendono tuttavia conferme da parte del Ministero che possano chiarire la portata applicativa dell’avviso, anche in termini di costi ammissibili e attività finanziabili.

4Le modalità e i termini per l’accesso al contributo

A livello operativo, il contributo potrà essere assegnato agli enti a solo a seguito della presentazione della domanda redatta secondo la modulistica pubblicata sul sito del Ministero del lavoro, entro e non oltre le ore 18.00 del 20 ottobre prossimo.

A pena di esclusione, per la presentazione della domanda di accesso al contributo dovrà essere utilizzata, la modulistica allegata all’avviso e reperibile sul sito del ministero del Lavoro e delle politiche sociali:
• modello A: Domanda di ammissione al contributo;
• modello B: Dichiarazioni sostitutive ex articoli 46 e 47 del Dpr 445/2000;
• modello C: Programma di attività;
• modello D: Scheda anagrafica dell'ente richiedente.

Su un ammontare totale di risorse disponibili pari a 20 milioni di euro, l’attribuzione del contributo ai soggetti beneficiari avverrà sulla base di una quota fissa e una variabile.

La prima verrà infatti assegnata a tutti in misura uguale, parametrata in base al numero degli enti beneficiari. La seconda quota spetterà invece in misura proporzionale a seconda delle dimensioni finanziarie ed organizzative dei beneficiari.

Più nel dettaglio, questa seconda quota parte verrà ripartita in base al volume delle entrate dichiarate nell’ultimo bilancio approvato nonché al numero degli enti associati a tutti i beneficiari. In ogni caso, il contributo assegnato non potrà superare il totale delle spese riportate nel piano finanziario, né il totale delle entrate risultanti dall’ultimo bilancio consuntivo approvato.

Da chiarire se nel numero degli associati rilevanti ai fini del computo rilevino solo quelli delle reti o anche degli enti aderenti alle reti medesime.

Si tratta di un aspetto da chiarire di non poca rilevanza, specie ai fini della determinazione dell’ammontare delle risorse e che tiene conto della circostanza che nell’avviso sono considerati soggetti destinatari del contributo sia le reti sia, per il tramite di quest’ultime, gli enti ad essa aderenti.

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