Imposte

Aiuti Covid, la dichiarazione slitta al 30 novembre

Arrivato il provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate con la proroga. La scadenza coinciderà con quella per la trasmissione telematica del modello Redditi

È arrivata la tanto attesa e necessaria proroga al 30 novembre 2022 del termine per la presentazione dell’autodichiarazione degli aiuti Covid ricevuti dalle società per gli anni 2020 e 2021 all’agenzia delle Entrate.

Con il provvedimento 233822/2022 del 22 giugno il direttore dell’agenzia delle Entrate ha infatti rinviato al 30 novembre 2022 il termine di scadenza per l’autodichiarazione necessaria ad attestare che l’importo complessivo dei sostegni economici fruiti non superi i massimali indicati nella comunicazione della Commissione europea «Temporary Framework».

È inoltre stabilito che i contribuenti che si sono avvalsi della definizione agevolata di cui all’articolo 5, commi da 1 a 9, del decreto legge 41/2021, potranno inviare l’autodichiarazione entro il termine del 30 novembre 2022 o, se successivo, entro il termine di 60 giorni dal pagamento delle somme dovute o della prima rata.

Tale proroga segue quella introdotta dall’articolo 35 del decreto Semplificazioni (Dl 73/2022) che ha rinviato i termini di registrazione degli aiuti Covid nel Registro nazionale degli aiuti (Rna) dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023. Tale rinvio, si legge nella relazione di accompagnamento al decreto Semplificazioni, è stato necessario in considerazione dell’elevatissimo numero di aiuti individuali da iscrivere in base alla Sezione 3.1 e alla Sezione 3.12 del Temporary framework che i contribuenti comunicheranno con la citata autodichiarazione.

Il nuovo termine per la presentazione dell’autodichiarazione coincide con quello per la presentazione della dichiarazione dei redditi e consentirà all’operatore di lavorare con maggiore organicità nei controlli da effettuare e nei dati da inserire in entrambe le dichiarazioni.

È importante sfruttare al meglio questo maggior lasso di tempo che è stato concesso. Questa proroga deve infatti essere utilizzata dall’agenzia delle Entrate per rispondere ai numerosi quesiti che sono stati posti in questi mesi dagli operatori, e dal contribuente per procedere a quel necessario controllo di tutti i contributi e le misure che sono stati ricevuti per il Covid.

In particolare, con riferimento ai contribuenti, si deve sfruttare al meglio la proroga per effettuare un’analisi (anche all’interno del gruppo in considerazione del concetto di impresa unica) di tutte le misure Covid di cui ha beneficiato nel 2020 e nel 2021. Questo al fine di effettuare il monitoraggio dei massimali della Sezione 3.1 e 3.12 del Temporary framework e per controllare se ha rispettato tutte le condizioni soggettive ed oggettive per poter usufruire di detti aiuti.

Ricordiamo infatti che l’agenzia delle Entrate con la recente circolare 21/2022 (si veda l’articolo di Nt+ Fisco) ha pubblicato le linee guida per l’attività di controllo che gli uffici dovranno sviluppare nel 2022. Nella circolare si legge che i controlli dovranno essere indirizzati proprio a vagliare gli aiuti Covid ricevuti dai contribuenti al fine di intercettare possibili fenomeni di indebita appropriazione di somme destinate a fronteggiare la crisi economica causata dall’emergenza Covid e per valutare se vi fosse stato l’utilizzo indebito di crediti d’imposta ovvero la percezione di contributi a fondo perduto e ristori non spettanti.

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