Controlli e liti

Chi decade dalla rottamazione quater può rateizzare il debito residuo

La conferma arrivata dalle risposte dell’agenzia delle Entrate durante Telefisco 2023: a differenza della rottamazione ter il debitore può sempre dilazionare il debito residuo

di Luigi Lovecchio

In caso di decadenza dalla rottamazione quater, il debitore può sempre dilazionare il debito residuo, secondo le regole ordinarie, a differenza che nella rottamazione ter. La conferma arrivata dalle risposte dell’agenzia delle Entrate ai quesiti durante Telefisco 2023, il convegno annuale dell’Esperto Risponde sulle novità fiscali dell’anno.

La nuova definizione agevolata degli affidamenti all’agente della riscossione consente di abbattere tutte le somme aggiuntive rispetto alla sorte capitale, inclusi interessi e aggio. Deve trattarsi di affidamenti eseguiti fino al 30 giugno 2022. A tale scopo, si guarda la data di consegna del ruolo indicata nella cartella. Il termine di presentazione della domanda, che si trasmette solo on line, è il 30 aprile prossimo.

I benefici di legge tuttavia si perdono se non si versa in tutto o in parte anche una sola delle rate del piano alle scadenze previste, con la tolleranza di 5 giorni di ritardo. Si ricorda che il pagamento deve essere effettuato in un massimo di 18 rate, con le prime due in scadenza a luglio e a novembre 2023. In caso di decadenza, si ripristina il debito originario, comprensivo di sanzioni, interessi e aggio di riscossione.

Una delle novità della rottamazione quater è la mancata riproposizione dell’ulteriore penalizzazione rappresentata dal divieto di dilazione del debito residuo, contenuto nella rottamazione ter. Questo significa che, in ipotesi di caducazione della sanatoria, il debitore potrà presentare una normale istanza di rateazione, ai sensi dell’articolo 19 del Dpr 602/1973. A tale riguardo, si ricorda che a partire dal 16 luglio 2022 i piani di rientro fruiscono di una tolleranza di 8 rate complessivamente non pagate. È inoltre possibile frazionare le istanze per quante sono le partite a ruolo. Per somme non superiori a 120.000 euro, non occorre comprovare lo stato di difficoltà del debitore e quindi si è liberi di scegliere la durata del piano, entro il tetto di 72 rate mensili. Va infine ricordato, però, che se si decade anche dalla rateazione ordinaria, il debito residuo non può più essere dilazionato.

I dettagli su Telefisco 2023 e la cronaca della giornata.

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