Finanza

Bonus chef esteso a tutto il 2022 ma ancora da attuare

Il Milleproroghe ha ampliato dal 30 giugno 2021 al 31 dicembre 2022 il termine per usufruire del credito d’imposta fino a 6mila euro, che attende un decreto interministeriale per partire

di Gabriele Ferlito

L’articolo 18-quater del decreto Milleproroghe (Dl 228/2021, convertito nella legge 15/2022) ha esteso dal 30 giugno 2021 al 31 dicembre 2022 il termine per godere del credito d’imposta per cuochi professionisti, istituito dalla legge di Bilancio 2021 (articolo 1, commi da 117 a 123, legge 178/2020). Il bonus però risulta ancora inutilizzabile, in attesa di un decreto attuativo.

Data la prossima scadenza dello stato emergenziale da Covid-19 (31 marzo, salvo proroghe), con conseguenti ulteriori riaperture delle attività, l’estensione del bonus attribuisce ai beneficiari una nuova opportunità di investimento agevolato.

L’altra novità di rilievo riguarda il fatto che il beneficio si applica non più nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19» (Temporary Framework), bensì di quelli previsti dal regime «de minimis» in base al regolamento Ue n. 1407/2013.

Chi sono i beneficiari

L’agevolazione spetta ai soggetti esercenti l’attività di cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti, sia come lavoratori dipendenti sia come lavoratori autonomi con partita Iva, anche nei casi in cui non siano in possesso del codice Ateco 5.2.2.1.0, corrispondente all’attività di cuochi in alberghi e ristoranti.

La misura dell’agevolazione

Il bonus consiste in un credito di imposta nella misura del 40% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 per l’acquisto di beni strumentali durevoli e per la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale. In entrambi i casi deve trattarsi di spese strettamente funzionali all’esercizio dell’attività.

Le spese ammissibili e i limiti di spesa

L’agevolazione spetta a fronte delle spese sostenute per:

1) l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari;

2) l’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;

3) la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Il credito d’imposta spetta fino ad un massimo di 6.000 euro per ogni contribuente. Per questa agevolazione è stato stanziato 1 milione di euro per ciascuna annualità d’imposta, che costituisce tetto di spesa.

Regime fiscale

L’agevolazione non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito né alla formazione della base imponibile Irap e non rileva ai fini del rapporto tra l’ammontare dei ricavi e altri proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa o che non vi concorrono in quanto esclusi e l’ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi (articoli 61 e 109, comma 5, Dpr 917/1986).

Modalità di utilizzo del credito

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’articolo 17, Dlgs 241/1997. Inoltre, può essere ceduto ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

Come fare domanda

I criteri e le modalità di attuazione delle disposizioni in esame, con particolare riguardo alle procedure di concessione, alla documentazione richiesta, alle condizioni di revoca e all’effettuazione dei controlli, devono essere ancora stabilite da un decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro del Lavoro e delle politiche sociali e il ministro dell’Economia e delle Finanze, di prossima emanazione.

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