Controlli e liti

Baretta: «Compatibile la nomina di Ruffini»

di redazione Quotidiano del Fisco

Nessuna incompatibilità per il neodirettore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini con le norme anticorruzione della legge Severino. A precisarlo è il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, in risposta al question time in commissione Finanze alla Camera a un quesito posto da Sandra Savino (Forza Italia). L’articolo 4 del Dlgs 39/2013 «mira ad evitare la provenienza immediata del soggetto, cui deve essere conferito l'incarico, da un ente di diritto privato la cui attività sia sottoposta a regolazione o a finanziamento da parte dell'amministrazione che conferisce l'incarico». È quindi, come ha sottolineato Baretta, «una misura generale a spiccato carattere preventivo che vieta l’accesso all'incarico qualora non sia decorso un periodo minimo di “raffreddamento” che la legge individua in due anni». Nel caso della nomina di Ruffini, ha spiegato il sottosegretario, «non sembrano tuttavia sussistere i presupposti di legge per la sua applicazione». Si attende ora il via libera alle precisazioni messe a punto dal Mef e fatte proprie da Palazzo Chigi come richiesto dalla Corte dei conti per registrare il Dpr di nomina.

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