Professione

Otto paesi fuori dalla black list europea

di Alessandro Galimberti

A poco più di un mese dal lancio della black list europea, la comunità dei 27 fa parziale retromarcia e si appresta a “riabilitare” otto dei presunti paesi non cooperativi. Si tratta di Panama - che proprio ieri (e forse non a caso) ha firmato l’accordo di scambio automatico in sede Ocse - Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Barbados, Grenada, Macao, Mongolia e Tunisia

Come si ricorderà, l’Ue in dicembre aveva deciso il di stilare la lista black nel tentativo di scoraggiare le pratiche di elusione fiscale più aggressive, in un certo senso richiamando le giurisdizioni più lente ad adeguarsi agli standard di trasparenza universalmente (e talvolta solo formalmente) accettati.

Oggi otto delle 17 giurisdizioni finite nell’elenco di proscrizione dovrebbero essere rapidamente ripescate dopo che si sono offerte di modificare le loro norme fiscali di apertura internazionale.Le giurisdizioni destinate a rimanere sulla lista nera della Comunità del vecchio continente sono invece le Samoa americane, il Bahrain, il Guam, le Isole Marshall, la Namibia, Palau, Santa Lucia, Samoa e Trinidad e Tobago.

La proposta per il delisting è stata presa dal gruppo del “Codice di comportamento” che riunisce gli esperti fiscali degli Stati membri dell’Ue. Se la raccomandazione sarà confermata dai ministri dell’Ue, le otto giurisdizioni saranno spostate in una lista grigia riservata a chi si impegna a cambiare le regole in materia di trasparenza fiscale e cooperazione. La lista grigia comprende attualmente 47 giurisdizioni.

Intanto ieri a Parigi, nel quartier generale dell’Ocse, Panama ha firmato l’accordo multilaterale Common Reporting Standard insieme allo strumento di funzionamento per i bilaterali con altre 97 giurisdizioni per lo scambio automatico. Panama è il 98° Paese ad aderire al Crca Mcaa, primo accordo internazionale per l’attuazione dello scambio automatico di info sui conti finanziari. Per il vicesegretario dell’Ocse, Masamichi Kono, Panama è ora in «eccellenti condizioni» per poter dare il via, dal prossimo settembre, al flusso di info sui conti di contribuenti stranieri là basati.

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