Imposte

Aiuti alle imprese, credito d’imposta per gli energivori

Operazione di contenimento dei prezzi estesa a cementifici e autotrasporto

di Germana Cassar

L’iter di conversione ha confermato gli interventi introdotti dal decreto legge 17/2022 per contenere gli effetti dell’aumento dei prezzi nel settore elettrico e del gas.

Sono approvati gli interventi di azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre 2022 (che si aggiunge a quelli già autorizzati per il quarto trimestre 2021 e per il primo trimestre 2022) su utenze domestiche e non domestiche e di abbattimento dell’Iva nella misura del 5% sulle somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali.

L’importo del bonus viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica.

Confermati gli aiuti alle imprese energivore sotto forma di credito di imposta, pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022.

Aumentato di ulteriori 5 milioni di euro (rispetto ai 20 milioni già approvati) il sostegno finanziario, sotto forma di credito d’imposta, per l’autotrasporto e per le imprese italiane di logistica e di trasporto delle merci in conto terzi.

La novità riguarda, per gli impianti di produzione di cemento autorizzati allo svolgimento delle operazioni di recupero di rifiuti «R1», la possibilità di utilizzare rifiuti come combustibile o altro mezzo per produrre energia con l’unico limite vincolante del quantitativo massimo annuo. La deroga si applica nel rispetto dei limiti tecnici impiantistici e delle norme di prevenzione incendi, previa comunicazione all’autorità competente e fino al 31 dicembre 2022.

Un’ulteriore novità consiste nell’attribuzione all’Arera del compito della rendicontazione (da trasmettere ai ministeri dell’Economia e delle finanze e della Transizione ecologica e alle Commissioni parlamentari) dell’utilizzo delle risorse destinate al contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi con particolare riferimento alle disponibilità in conto residui trasferite alla Cassa dei Servizi energetici e ambientali e sull’effettivo utilizzo delle suddette risorse, distinguendo nel dettaglio tra il comparto elettrico e quello del gas.

Inoltre, al ministero della Transizione ecologica è attribuito il potere di adottare la Strategia nazionale contro la povertà energetica.

La legge di conversione amplia e conferma i fondi di dotazione del ministero dello Sviluppo economico per favorire la transizione ecologica per i quali con uno o più decreti ministeriali verranno stabilite le spese ammissibili per investimenti nel settore automative e nelle tecnologie innovative e anche del settore aerospaziale.

Viene confermato il fondo con una dotazione di 700 milioni di euro per l’anno 2022 e 1.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030 per la riconversione, della ricerca e sviluppo del settore automative.

Confermato anche il fondo con una dotazione di 150 milioni di euro per l’anno 2022 e 500 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030 per lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori e dell’investimento in nuove applicazioni industriali di tecnologie innovative anche tramite la riconversione di siti industriali esistenti e l’insediamento di nuovi stabilimenti.

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