Professione

Stop agli adempimenti in caso di malattia del professionista: al voto l’emendamento alla manovra

La norma costa 24 milioni ed è attesa al voto nel fine settimana. È l’ultima chance per l’ok entro fine 2021

di Federica Micardi

La sospensione degli adempimenti in caso di malattia dei professionisti, tema di cui si parla da tempo, cerca una via per entrare nella prossima legge di Bilancio, grazie all’emendamento 102.64 , che sarà votato probabilmente tra il 17 e il 19 dicembre.

Lo scoglio sul reperimento delle risorse si è reso via via meno impegnativo da superare, come spiega il senatore Andrea de Bertoldi (Fratelli d’Italia), primo firmatario: le risorse necessarie, infatti, sono oggi quantificate in 24 milioni di euro (cifra molto più bassa rispetto all’iniziale stima di 200 milioni poi scesa a 40 milioni e ora ulteriormente ridotta).

La strada dell’emendamento era già stata tentata con il decreto fisco lavoro, ma senza successo per mancanza di risorse. Quello del disegno di legge di Bilancio è l’ultimo tentativo possibile per sperare in un’approvazione entro l’anno.

L’appello di Confprofessioni

Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, attraverso un comunicato, esorta i gruppi parlamentari di Camera e Senato, i componenti della commissione Bilancio del Senato e tutti i leader delle forze politiche ad approvare l’emendamento. «Garantire il diritto alla salute dei professionisti è un atto di civiltà che il Parlamento non può più eludere». La norma sulle «Disposizioni per la sospensione della decorrenza di termini relativi agli adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortunio» rappresenta, secondo Stella, «un’occasione concreta per colmare un vuoto legislativo atteso da troppi anni dal mondo dei liberi professionisti».

Confprofessioni ricorda che sulla sospensione dei termini relativi agli adempimenti per i professionisti c’è un consenso trasversale a tutti gli schieramenti nel caso di malattia da Covid-19; ora si tratta di estendere la disciplina a tutte le condizioni in cui il professionista si ammala o subisce un infortunio. «Confidiamo nella sensibilità di tutta la classe politica – conclude Stella – affinché la sospensione dei termini degli adempimenti per i professionisti sia finalmente una legge del nostro ordinamento, come ci si aspetta da un Paese civile».

La lettera dell’Anc

Un appello ad approvare la sospensione degli adempimenti in caso di malattia arriva anche dall’Anc – Associazione nazionale dei commercialisti – che ha scritto ai presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato, ai componenti della commissione Bilancio al Senato e ai leader delle formazioni politiche. Per l’ Anc non è più possibile procrastinare oltre l’estensione della disciplina della decorrenza dei termini a tutte le condizioni di malattia o di infortunio che il professionista, come ogni altro cittadino, può trovarsi a dover affrontare.

Il sindacato ricorda che «la sospensione dei termini costituisce una tutela anche nei confronti dei cittadini contribuenti, in quanto sono anche loro soggetti a sanzioni nel caso del mancato rispetto dei termini di legge nell’espletamento degli adempimenti, dovuto a malattia del professionista che li assiste».

Cosa prevede la norma

L’emendamento presentato prevede la sospensione dei termini per gli adempimenti in caso di malattia o infortunio del professionista che comporti l’astensione dal lavoro per più di tre giorni; i termini relativi agli adempimenti – per il cui inadempimento è prevista una sanzione pecuniaria e penale – sono sospesi a decorrere dal giorno del ricovero in ospedale o dal giorno d’inizio delle cure domiciliari fino a 30 giorni dopo la dimissione dalla struttura sanitaria o la conclusione delle cure domiciliari.

In caso di decesso del professionista viene riconosciuta una sospensione degli adempimenti di sei mesi.

I professionisti interessati sono le persone fisiche che esercitano un’attività che prevede l’obbligo di iscrizione a un albo professionale. La tutela si applica anche in caso di esercizio della libera professione in forma associata o societaria qualora il numero dei professionisti associati o dei soci sia inferiore a tre; il numero di soci o associati non rileva se il professionista infortunato o malato è nominativamente responsabile dello svolgimento dell’incarico professionale.

Per le somme dovute a titolo di imposte, tributi o contributi, il cui pagamento è stato sospeso, si applicano gli interessi al tasso legale. La sospensione dei termini si applica solo nel caso in cui tra le parti esista un mandato professionale che sia antecedente al ricovero ospedaliero o dal giorno di inizio della cura domiciliare.

La Pa può richiedere alle aziende sanitarie locali di effettuare visite di controllo nei confronti di coloro che richiedono l’applicazione della sospensione degli adempimenti.

In caso di false dichiarazioni è prevista una sanzione pecuniaria da 2.500 euro a 7.750 euro e l’arresto da sei mesi a due anni.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©