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Parco Agrisolare, il bando per gli incentivi al fotovoltaico

di Alessandra Caputo

  • Quando Dalle ore 12 del 27 settembre 2022 alle ore 12 del 27 ottobre 2022

  • Cosa scade Domanda per accesso agli incentivi per i Parchi Agrisolari

  • Per chi Imprese agricole (no imprese in regime di esonero) e cooperative agricole

  • Come adempiere Istanza tramite la piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore Gse

1In sintesi

È stato pubblicato sul sito del Mipaaf il bando per accedere agli incentivi messi a disposizione dal Pnrr per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale (Parchi Agrisolari). Con l’avviso del 23 agosto scorso e il manuale utente il ministero ha fornito le modalità di presentazione della domande di accesso e le infomazioni per la navigazione del portale informatico.

La misura è inserita nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, componente “Economia circolare e agricoltura sostenibile”.

I fondi disponibili sono pari ad 1,5 miliardi di euro e la misura è “a sportello”.

2I soggetti ammessi

Possono beneficiare di questa misura gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria le imprese agroindustriali e le cooperative agricole che svolgono le attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile (coltivazione, allevamento, silvicoltura, attività connesse) e le cooperative o i loro consorzi che operano a monte o a valle dei propri soci.

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva, aventi un volume di affari annuo inferiore ad euro 7mila.

Per fruire del beneficio è inoltre necessario che i richiedenti risultino in possesso dei seguenti specifici requisiti:
a) essere regolarmente costituiti ed iscritti come attivi nel registro delle imprese;
b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e possedere capacità di contrarre con la pubblica amministrazione;
c) non essere soggetto a sanzione interdittiva o altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
d) non avere amministratori o rappresentanti che si siano resi colpevoli anche solo per negligenza di false dichiarazioni;
e) essere in condizioni di regolarità contributiva (Durc regolare);
f) non essere sottoposti a procedure concorsuali né in liquidazione;
g) non essere destinatari di un ordine di recupero pendente;
h) non essere stati destinatari, nei tre anni precedenti alla domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
i) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà.

3L’investimento

La misura ha lo scopo di sostenere la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

In particolare, gli interventi ammissibili all’agevolazione devono consistere nell’installazione di impianti fotovoltaici, di potenza compresa tra 6 kW e 500 kW, sulle coperture di fabbricati rurali esistenti strumentali all’attività agricola (D/10 o con annotazione), compresi quelli destinati alla ricezione e all’ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.

Unitamente all’installazione dell’impianto, possono essere ammessi anche altri interventi, finalizzati al miglioramento energetico, e a determinate condizioni.

Si tratta di:
a) rimozione e smaltimento dell'amianto (compreso l’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
b) realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato;
c) realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d'aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell'aria.

La spesa ammissibile per la costruzione di impianti fotovoltaici che abbiano le caratteristiche prima viste è quantificata in 1.500 euro per KW di potenza installata per gli impianti fotovoltaici e 1.000 euro per kW per i sistemi di accumulo.

Il limite massimo di spesa è di 750mila euro per impianto fotovoltaico e 50mila euro per sistema di accumulo.

La spesa ammissibile per questi interventi complementari è pari a 700 euro per kW di potenza installata.

Attenzione, però, al rispetto di una specifica condizione: gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica e calorica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.

4La misura dell’incentivo

Nel rispetto dei requisiti prima visti, l’incentivo spettante consiste in un contributo a fondo perduto che ha misura variabile a seconda dell’ubicazione dell’impianto.

In particolare, il contributo è pari:
• al 50% delle spese ammissibili, per gli interventi da realizzare nelle Regioni meno sviluppate (Molise, Campania, Puglia, Basilica, Calabria, Sicilia, Sardegna);
• al 40% delle spese ammissibili, per le altre Regioni.

5Termini e modalità

La domanda per accedere agli incentivi deve essere presentata tramite la piattaforma informativa messa a disposizione dal Gse, www.gse.it, a partire dalle ore 12:00 del 27 settembre prossimo ed entro le ore 12:00 del 27 ottobre 2022.

Le domande saranno oggetto di valutazione da parte del Gse; l’elenco dei soggetti ammessi al contributo sarà pubblicato sul sito del Mipaaf e sul sito del Gse.

Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione:
modulo informatizzato con anagrafica del soggetto beneficiario, descrizione catastale dei manufatti oggetto di intervento, descrizione di massima dell'intervento, richiesta di contributo;
relazione tecnica asseverata da parte del professionista abilitato, contenente:
- descrizione del sito e dei lavori oggetto dell'istanza di contributo;
- stima preliminare dei costi e dei lavori, distinti per tipologie di intervento;
- cronoprogramma delle attività tecnico-amministrative necessarie alla realizzazione di ciascuno degli interventi per cui si chiede l'agevolazione;
- descrizione dei lavori, che deve contenere le specifiche tecniche dei materiali utilizzati per ciascuno degli interventi per cui si chiede l'agevolazione;
- visura del catasto fabbricati;
- documentazione atta all'identificazione del fabbricato;
- dossier fotografico ante operam per documentare lo stato dei luoghi ed eventuali coperture in amianto alla data di presentazione della domanda.

Le risorse destinate alla misura sono pari a 1.5 miliari di euro.

Qualora le domande accettate non coprissero tutte le risorse disponibili, il Gse provvederà ad aprire un nuovo bando.

I lavori dovranno essere avviati solo dopo la presentazione della domanda e dovranno essere conclusi entro 18 mesi dalla pubblicazione dell’elenco prima citato.

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