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Verifica codice fiscale e partita Iva, software sempre più integrati con i servizi Entrate

I servizi sono stati da poco resi disponibili, in una prima fase sperimentale, a un numero limitato di utenti, rappresentativi di diverse tipologie di soggetti interessati per dimensione e attività

di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware

Con il provvedimento 118366/2023 delle Entrate («Attivazione della piattaforma di Api management per l’erogazione dei servizi di libero accesso») l’Agenzia ha annunciato la disponibilità agli utenti di due nuovi servizi Api di libero accesso. Si tratta, in particolare:

a) del servizio per la verifica di esistenza e validità del codice fiscale, volto a verificare la corrispondenza tra il codice fiscale e i dati anagrafici disponibili in Anagrafe tributaria;

b) del servizio per la verifica di esistenza e validità della partita Iva, volto a verificare la validità del numero di partita Iva attribuito e a fornire le informazioni relative allo stato di attività della partita Iva, alla denominazione o al cognome e nome del soggetto.

Tali servizi Api, già fruibili in modalità consultazione web sul sito internet delle Entrate, sono stati da poco resi disponibili, nell’ambito di una prima breve fase sperimentale, a un numero limitato di utenti, rappresentativi di diverse tipologie di soggetti interessati per dimensione e per settore di attività.

Al termine della sperimentazione, l’Agenzia aprirà l’accesso ai servizi, con avviso pubblicato sul sito istituzionale, ad altre categorie di utenti a cominciare dai soggetti accreditati alla piattaforma Sdi.

I servizi Api, a differenza dei servizi web che operano tramite browser, permettono ai software gestionali di effettuare le necessarie interrogazioni alle banche dati dell’anagrafe tributaria in modo totalmente automatico.

Gli utenti a cui vengono erogati i servizi Api dell’agenzia delle Entrate non sono quindi i contribuenti, bensì principalmente i provider e le software house che sviluppano gestionali in ambito contabile, fiscale e del lavoro che, grazie all’integrazione dei propri prodotti con i suddetti servizi Api, possono a loro volta rendere disponibili ai propri clienti - contribuenti e intermediari fiscali - funzionalità che permettono di controllare in tempo reale l’esistenza e la validità del codice fiscale, della partita Iva e delle altre informazioni anagrafiche.

Se si pensa, ad esempio, che la quasi totalità degli scarti delle fatture elettroniche da parte del Sistema di interscambio (Sdi) è dovuta a codici fiscali o Partite Iva inesistenti o non più attivi, ovvero incoerenti tra di loro, la possibilità di inserire i nuovi controlli di esistenza e validità all’interno dei software di fatturazione - o ancor prima in fase di inserimento dell’anagrafica dei clienti da parte dei soggetti fatturatori - porterà nei prossimi mesi a una importante riduzione degli scarti che, seppure oramai non più in numero significativo, diverranno prossimi allo zero.

L’accesso ai servizi Api dell’Agenzia da parte di ciascun utente può avvenire esclusivamente previa adesione alle condizioni generali di utilizzo pubblicate nell’area riservata, che fissano le modalità di erogazione e di utilizzo dei servizi.

L’utente, nell’utilizzo del servizio, si impegna fra le altre cose a:

• utilizzare le Api in un modo da non arrecare pregiudizio, danneggiare, deteriorare, interrompere i servizi e i sistemi dell’Agenzia ovvero tentare di ottenere un accesso non autorizzato a essi;

• non effettuare accessi massivi alle Api al fine di costruire basi dati derivate, con l’eccezione di quanto necessario per consentire l’ordinario utilizzo dei dati.

Per contro l’Agenzia potrà procedere alla disabilitazione dei servizi:

• nel caso in cui vengano rilevati comportamenti dell’utente non conformi a quanto disposto dagli articoli 5 e 8 o comunque, lesivi della sicurezza dei sistemi di Agenzia;

• nel caso di mancata fruizione da parte dell’utente per 12 mesi continuativi;

Le software house associate ad AssoSoftware sono già al lavoro per effettuare le necessarie implementazioni sui propri gestionali, a partire da quelle funzionalità che più di altre richiedono una verifica puntuale dell’esistenza e della validità del codice fiscale e della partita Iva, come ad esempio la fatturazione elettronica.

In tempi ragionevoli l’implementazione interesserà tutte le funzionalità in cui la verifica delle informazioni anagrafiche risulti di significativa importanza.