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Fondo impresa femminile, gli errori da evitare nella domanda

di Barbara Marini

  • Quando Dal 19 maggio invio domande

  • Cosa scade Presentazione e invio domande per l’incentivo

  • Per chi Imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome

  • Come adempiere Compilazione e invio telematico delle istanze in apposita sezione del sito Invitalia

1In sintesi

Compilazione della domanda dal 5 maggio e invio dal 19. Questo il caldendario per l’accesso ai contributi a sostegno dell’impresa femminile.

Istituito dall’articolo 1, comma 97, della legge Bilancio 2021, con una dotazione di 40 milioni di euro, incrementata con decreto interministeriale 24 novembre 2021 di ulteriori 160 milioni provenienti da risorse Pnrr, il Fondo impresa femminile costituisce l’incentivo del Ministero dello sviluppo economico per sostenere nascita, sviluppo e consolidamento delle imprese guidate da donne.

Sono finanziati, attraverso un mix di contributi a fondo perduto e di finanziamenti agevolati, programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.

Il decreto del 30 settembre 2021 del ministro dello Sviluppo economico e il decreto direttoriale del Mise del 30 marzo 2022 rappresentano il quadro di riferimento per individuare le regole che stanno alla base di tale agevolazione.

2I soggetti beneficiari

Il fondo è volto a sostenere imprese femminili di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle due seguenti linee di azione previste dal decreto 30 settembre 2021:
● incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili (Capo II, articoli 8-10, decreto 30 settembre 2021), rivolti:
- alle imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- alle lavoratrici autonome in possesso della partita Iva aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- alle persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile;
● incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili (Capo III, articoli 11-13, decreto 30 settembre 2021) rivolti alle imprese femminili costituite da almeno dodici mesi e alle lavoratrici autonome in possesso della partita Iva aperta da almeno dodici mesi, alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

L’articolo 1 del decreto direttoriale, fornisce un importante chiarimento, elencando le quattro tipologie di imprese femminili agevolabili:
● cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie;
● società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne;
● imprese individuali con titolare donna;
● lavoratrici autonome con partita Iva la cui attività è ricompresa nell’ambito dell’articolo 1 della legge 81/2017, ivi inclusa la libera professionista iscritta agli ordini professionali e l’esercente una delle professioni non organizzate in ordini o collegi di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 4/2013.

3Le iniziative ammissibili e le misure agevolative

Come previsto dai capi II e III del decreto del 30 settembre 2021, sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative relative:
a) alla produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
b) alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
c) al commercio e turismo.

Le misure agevolative dipendono dalla tipologia di impresa cui si appartiene:
● nell’ipotesi di una nuova impresa femminile o di una impresa femminile costituita da meno di 12 mesi (articoli 8-10 del Dm 30 settembre 2021), è possibile presentare progetti d’investimento fino a 250 mila euro. Il fondo infatti mette a disposizione un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto:
- per progetti fino a 100 mila euro, l’agevolazione copre fino all'80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un tetto massimo di 50 mila euro;
- per progetti fino a 250 mila euro, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di 125 mila euro.
● se invece si ha un’impresa femminile attiva da più di 12 mesi (articoli 11-13, decreto 30 settembre 2021), è possibile presentare progetti d’investimento fino a 400 mila euro per sviluppare nuove attività o per ampliare attività esistenti. In questo caso, il Fondo prevede un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero (da rimborsare in otto anni), con una copertura fino all'80% delle spese ammissibili, per un massimo di 320 mila euro (il mix varia a seconda che l'impresa sia stata o meno costituita da più di 36 mesi).

In entrambi i casi, non è richiesto un valore minimo del progetto d’investimento, che dovrà essere realizzato entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

4Le spese agevolabili

I piani di spesa da agevolare (si veda anche l’allegato 2 al decreto 30 marzo) possono prevedere: a) immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all'attività d'impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
b) immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell'iniziativa agevolata;
c) servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
d) personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;
e) esigenze di capitale circolante con limiti percentuali che variano a seconda che l’impresa sia o meno costituita da almeno 36 mesi; le percentuali previste (20 % e 25%) vengono applicate alle spese complessivamente ritenute ammissibili.

Per le imprese con oltre 36 mesi di vita il contributo al circolante è concesso interamente a fondo perduto.

Il capitale circolante che può rientrare nella domanda deve fare riferimento alle seguenti tipologie di spesa da sostenere nell'ambito dell’iniziativa agevolabile:
● per materie prime, sussidiarie, materiali di consumo;
● per servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
● per godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing;
● per oneri per la garanzia di cui all’articolo 17, comma 3.

Si precisa che sono, in ogni caso, ammissibili le sole spese che, in base alla data delle relative fatture o di altro documento giustificativo, risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ovvero, nel caso di persone fisiche, alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura di partita Iva.

5La presentazione delle domande e i compiti del soggetto gestore

La presentazione della domanda prevede una prima fase di compilazione e un successivo invio della domanda da effettuare sulla piattaforma online di Invitalia, che verrà attivata in funzione delle date di apertura dello sportello.

Lo sportello verrà infatti aperto in due fasi successive:
● per gli interventi per l’avvio di nuove imprese, o di imprese costituite da meno di 12 mesi, (Capo II del decreto 30 settembre 2021), la compilazione sarà disponibile a partire dalle ore 10 del 5 maggio 2022, mentre la presentazione della domanda sarà possibile dalle ore 10 del 19 maggio 2022;
● per gli interventi di sviluppo e consolidamento delle imprese avviate, costituite da oltre 12 mesi (Capo III del decreto 30 settembre 2021), la compilazione sarà dalle ore 10 del 24 maggio 2022, mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 7 giugno 2022.

Per accedere alla piattaforma è necessario essere in possesso di una identità digitale (Spid, Cns, Cie) e disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (pec) del legale rappresentante delle società già costituita al momento della presentazione, oppure della persona fisica in qualità di socio o soggetto referente della società costituenda.

La fase della compilazione si concluderà con il rilascio del “codice di predisposizione della domanda”, che servirà nella fase di presentazione della domanda.

I fac-simili della documentazione da presentare sono pubblicati a partire dal 20 aprile 2022 sul sito di Invitalia.

Per fare richiesta degli incentivi sarà comunque necessario presentare un piano d’impresa (business plan) che prevede un programma di investimenti.

Non sono richiesti preventivi per presentare la domanda di finanziamento.

Le domande di agevolazione sono valutate dal soggetto gestore (Invitalia) secondo l’ordine cronologico di presentazione, entro sessanta giorni dalla data risultante dell’attestazione di avvenuta presentazione della domanda, in formato “pdf” immodificabile. Il soggetto gestore sulla base di specifici criteri di valutazione indicherà i punteggi assegnabili ai progetti imprenditoriali, le soglie minime per l’accesso alle agevolazioni e fornirà un punteggio aggiuntivo in favore dei progetti ad alta tecnologia, maggiorato ulteriormente per i progetti legati alla transizione digitale.

L’esame di merito effettuato dal soggetto gestore si baserà sulle informazioni rese nella domanda di agevolazione e nei relativi allegati e su un colloquio di valutazione con l’impresa femminile richiedente.

L’esame di merito della domanda è basato sui seguenti criteri di valutazione: a) adeguatezza e coerenza delle competenze possedute dai soggetti richiedenti in rapporto alla complessità del progetto imprenditoriale; b) capacità dell’iniziativa di presidiare gli aspetti del processo tecnico-produttivo e organizzativo; c) potenzialità del mercato di riferimento, vantaggio competitivo e relative strategie di marketing; d) sostenibilità tecnico-economica del progetto imprenditoriale, con particolare riferimento all’equilibrio economico-finanziario, nonché alla pertinenza e coerenza del programma di spesa; e) impatto sociale, occupazionale, ambientale, presidio di antichi mestieri, promozione del made in Italy.

Le agevolazioni saranno erogate, su richiesta dell’impresa femminile beneficiaria, in non più di due stati di avanzamento lavori (sal).

Infine, si segnala che Invitalia propone sul proprio sito un calendario di webinar di accompagnamento per l’avvio di nuove iniziative, uno per lo sviluppo di imprese esistenti ed uno di presentazione dell’incentivo. Risultano di indubbia utilità anche le Faq, risposte a dubbi e quesiti, del Mise aggiornate da ultimo il 6 maggio.

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