Il professionista non può invocare il codice del consumo
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Per i contratti conclusi in qualità di professionista, titolare di partita Iva, non si può invocare il codice del consumo giacché questo è prerogativa dei soli «consumatori», intendendo per tali le persone fisiche che agiscono per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta. Questo, in sintesi, il principio affermato dalla Cassazione con l’ordinanza 11639/2022.
La vicenda
Il caso era il seguente: a causa di numerosi disservizi, un avvocato aveva ...