Finanza

Riduzione delle emissioni di CO2 nei progetti del piano «Green Ports»

Candidature dal 9 ottobre, progetto da 270 milioni per l’efficienza energetica: contributo fino al 40% dei preventivi assegnato dalle Autorità di sistema portuale

di Roberto Lenzi

Il progetto Green Ports diventa operativo grazie a 270 milioni di euro provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Dipartimento per il personale, la natura, il territorio e il Mediterraneo, Direzione generale per il mare e le coste del ministero della Transizione ecologica ha messo a disposizione risorse sul bando volto alla formulazione di proposte progettuali nell’ambito della componente intermodalità e logistica integrata, in particolare per interventi di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti, denominato Green Ports.

Domande entro il 9 ottobre

Possono presentare proposte di intervento alle Autorità di sistema portuale (Adsp) privati titolari di una concessione o altro titolo equivalente e che operino all’interno del porto. Sarà possibile presentare la candidatura progettuale dal 9 ottobre 2021, esclusivamente via Pec all’indirizzo mac@pec.minambiente.it.

La Pec deve recare l’oggetto, pena l’irricevibilità, «GPPNRR2021». Le candidature progettuali possono riguardare le Adsp del Mar Ligure Occidentale, Mar Ligure Orientale, Mar Tirreno Settentrionale, Mar Tirreno Centro Settentrionale, Mare di Sardegna, Mar Adriatico Centrale, Mar Adriatico Centro-Settentrionale, Mar Adriatico Orientale, Mar Adriatico Settentrionale.

Contributo fino al 40%

Le Adsp, una volta sottoscritto l’accordo di programma con il beneficiario, valuteranno la concessione di un contributo fino al 40% dei costi preventivi nelle proposte.

L’assegnazione del contributo sarà effettuata dalle Adsp con il principio dell’offerta al ribasso sull’incentivo, intendendo che i beneficiari potranno proporre un incentivo minore del 40% sui costi preventivati, e l’assegnazione del contributo da parte delle Adsp inizierà dalle proposte con la maggiore offerta di riduzione percentuale dell’inventivo, via via crescendo fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

Progetti ammissibili

Le candidature progettuali dovranno riguardare interventi di riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri inquinanti connessi alla combustione di fossili legati alle attività portuali e di approvvigionamento da fonti rinnovabili nelle aree portuali di competenza delle Autorità di distema portuale destinatarie della presente misura. Sono esclusi interventi che prevedono anche l’uso di combustibili fossili, Gnl e Gnc inclusi, sia nei mezzi ibridi che nelle infrastrutture di stoccaggio e distribuzione. Inoltre, le tipologie d’intervento sono classificate con un «Coefficiente per il calcolo al sostegno agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici».

In particolare, le tipologie di interventi ammissibili riguardano la produzione di energia da fonti rinnovabili, efficienza energetica degli edifici portuali, efficienza energetica dei sistemi di illuminazione, mezzi di trasporto elettrici, interventi sulle infrastrutture energetiche portuali non efficienti, realizzazione di infrastrutture per l’utilizzo dell’elettricità in porto, metodi di riduzione delle emissioni, come definiti dall’articolo 292, comma 2, lettera t) della parte V del Dlgs 152/2006.

Per quanto concerne la tipologia d’intervento Mezzi di trasporto elettrici, le Adsp potranno ricevere proposte di intervento da parte di privati concessionari e/o terminalisti che operano all’interno delle aree portuali, aventi come obiettivo la riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri inquinanti causate dai motori endotermici dei mezzi di loro proprietà, limitatamente alle operazioni svolte sulle banchine di attracco. Non possono essere presentate proposte di intervento che coinvolgono lavorazioni industriali svolte in stabilimenti all’interno dell’area portuale.

Gli interventi ammissibili privati sono l’acquisto di gru mobili, carri ponte, tramogge e altri mezzi per la movimentazione delle merci, nuovi ad alimentazione elettrica/idrogeno in sostituzione dei mezzi a motore endotermico o elettrificazione degli stessi. Rientrano anche l’acquisto di macchine mobili per la movimentazione di containers Iso pieni e vuoti elettrici in sostituzione di macchine a motore endotermico, l’acquisto di locomotori alimentati ad elettricità o idrogeno per la movimentazione di carri ferroviari all’interno dell’area portuale e la sostituzione dei mezzi a motore endotermico per la raccolta dei rifiuti o navette per il trasporto collettivo di persone all’interno dell’area portuale con analoghi mezzi alimentati ad elettricità/idrogeno.

IN SINTESI 

Tipologie di intervento

Le sette tipologie di interventi ammissibili e le relative risorse (in totale 270 milioni)

1) Produzione di energia da fonti rinnovabili, 70 milioni

2) Efficienza energetica degli edifici portuali, 39 milioni

3) Efficienza energetica dei sistemi di illuminazione, 30 milioni

4) Mezzi di trasporto elettrici, 62 milioni

5) Interventi sulle infrastrutture energetiche portuali non efficienti, 23 milioni

6) Realizzazione di infrastrutture per l’utilizzo dell’elettricità in porto, 22 milioni

7) Metodi di riduzione delle emissioni, come definiti all'art 292 comma 2 lettera t) della parte V del DLgs 152/2006 smi, 24 milioni

Gli obiettivi

I risultati che si intendono conseguire con tali interventi sono:

- miglioramento della situazione ambientale dei porti e delle città portuali;

- riduzione delle emissioni di CO2 e degli inquinanti derivanti dalla combustione di combustibili fossili originati dalle attività portuali;

- produzione di energia da fonti rinnovabili

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