Controlli e liti

Pronto il bando per i 100 passaggi alla giustizia tributaria

Costituito un tavolo tecnico per definire i problemi legati al reclutamento

di Ivan Cimmarusti

La bozza di interpello per il transito «definitivo» nella giurisdizione tributaria di 100 magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, che andranno ad affiancare la nuova classe di giudici del fisco selezionata per concorso pubblico, è pronta e viaggia verso le valutazioni della presidenza del Consiglio e del ministero dell’Economia.

Tuttavia, ancora si attende un passaggio fondamentale: la relazione sulle sedi giudiziarie vacanti, documento il cui deposito era previsto per legge a fine ottobre, che dovrà individuare le Corti di giustizia di secondo grado sguarnite di giudici in funzione direttiva e non direttiva.

La bozza è stata elaborata nei giorni scorsi dal Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, l’organo di autogoverno presieduto da Antonio Leone, che sta elaborando la transizione dal vecchio al nuovo ordinamento, disciplinato dalla legge 130 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 agosto 2022.

Nelle intenzioni della riforma, il potenziamento della giurisdizione tributaria passa anche dall’ingresso a regime di 100 magistrati provenienti da altre giurisdizioni. In particolare, l’articolo 1, comma 4, della legge 130, stabilisce che «magistrati ordinari, amministrativi, contabili o militari, non collocati in quiescenza, presenti alla data di entrata in vigore della legge nel ruolo unico di cui all’articolo 4, comma 39-bis, della legge 12.11.2011, n. 183, e collocati nello stesso ruolo da almeno cinque anni precedenti tale data, possono optare per il definitivo transito nella giurisdizione tributaria di cui all’articolo 1-bis del Dlgs 31.12.1992 n. 545.

Il transito nella giurisdizione tributaria è consentito ad un massimo di cento magistrati, individuati all’esito di un’apposita procedura di interpello».

Tuttavia, stanno emergendo diverse perplessità in merito alla buona riuscita del bando. Bisognerà capire, infatti, quanti saranno i giudici di altre giurisdizioni decisi ad abbandonare il proprio posto e la propria carriera. Il problema, infatti, è il limite di 60 anni per passare nella nuova giurisdizione tributaria, che rischia di essere un freno. È il caso dei giudici ordinari, circa 1.300 sui complessivi 2.850: a 60 anni si è in quella fascia d’età in cui si può ambire a un passaggio in Corte di cassazione, con il relativo aumento della retribuzione mensile.

Anche per questo il Mef ha chiesto al Cpgt di costituire un tavolo tecnico per definire tutte le problematiche legate al passaggio dei 100 giudici professionali. Il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria ha riunito le commissioni Informatica, Status, Studi e Formazione, ma non quella concorsi, competente proprio per il reclutamento.

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