Contabilità

Bilanci, in arrivo cinque decreti

di Andrea Marini

Sono attesi entro l’estate cinque decreti del ministero dell’Economia per completare il coordinamento tra le novità dei bilanci e le norme fiscali.

Sono già attivi i tavoli tecnici tra agenzia delle Entrate e categorie produttive, in collaborazione con il ministero dell’Economia e nel giro di poche settimane dovrebbero essere diramate le nuove disposizioni sui principi Ifrs 9 e 15, l’Ace dopo le correzioni introdotte dalla manovra del Dl 50 , i principi Ias e i nuovi principi Oic.

Dei decreti in arrivo ha parlato Annibale Dodero, responsabile della Direzione centrale normativa dell’Agenzia delle Entrate, intervenuto al convegno organizzato ieri alla università Luiss-Guido Carli di Roma, dal titolo «I nuovi principi contabili Oic nel reddito d’impresa».

Il progetto

L’incontro che si è svolto ieri – presieduto da Livia Salvini, professore di diritto tributario alla Luiss – ha visto partecipare tutti i soggetti interessati dalla nuova normativa contabile.

«I decreti del ministero dell’Economia – ha spiegato Dodero – potranno guidare a una corretta applicazione dei nuovi principi». Che, vuoi per la complessità della materia vuoi per i tempi con cui sono giunte a compimento le ultime modifiche, sono sicuramente un impegno importante per le imprese. Tanto che il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha segnalato a febbraio che la situazione può giustificare l’utilizzo del termine dei 180 giorni per l’approvazione del bilancio, anche se la circostanza non è prevista nello statuto.

Vieri Ceriani, consigliere del ministero dell’Economia, nel suo intervento al convegno ha detto: «Sarebbe importante portare a compimento una grande semplificazione. Su questo fronte qualche volta siamo andati avanti, qualche volta siamo andati indietro. È anche vero che nella definizione di reddito ci possono essere criteri diversi, più tradizionali e più innovativi».

Il confronto fra esperti

Oggetto di discussione è stata anche la proposta di Marco Versiglioni, professore di diritto tributario alla università di Perugia: un nuovo modello di tassazione diretta dell’impresa basata sulla cassa, sul “reddito liquido”, che ha l’obiettivo di portare a una semplificazione dell’accertamento e della riscossione: «Non è una proposta futuribile – ha detto Ceriani – non è una idea nuova, ma non è mai stata attuata».

Paolo Moretti, presidente dell’Istituto per il Governo Societario, ha auspicato la definizione di una «tassazione a livello europeo» in grado di limitare le incertezze.

Al convegno hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni più interessate dai cambiamenti: Raffaele Marcello (consigliere dell’Ordine dei Commercialisti), Ivan Vacca, condirettore di Assonime (l’associazione delle società per azioni), Gaetano De Vito (Assoholding), Andrea Nobili (Abi, l’associazione bancaria italiana) e Gianfilippo Scifoni (Ania, l’associazione delle imprese assicuratrici).

I principi contabili

In mattinata sono stati invece affrontati tutti gli aspetti tecnici dei nuovi principi contabili Oic.

Dopo che Marco Venturi (responsabile ricerca Oic) ha fatto il quadro della riforma, Riccardo Tiscini (professore di economia aziendale all’Universitas Mercatorum), Giuseppe Melis (professore di diritto tributario e coordinatore del dottorato Luiss), Giuseppe Zizzo (Liuc) e Gabriele Escalar (avvocato di Roma), Mario Grandinetti (ricercatore di diritto tributario dell’Università di Torino) hanno affrontato i singoli aspetti: dai derivati al nuovo principio di derivazione rafforzata. Giorgio Meo (professore di diritto commerciale alla Luiss), ha concluso parlando dei profili civilistici.

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