Finanza

Imprenditoria femminile, al via le domande per i contributi a fondo perduto

Il 5 maggio parte il fondo che incentiva le donne a realizzare progetti innovativi nei settori industria, artigianato, prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. Domande sul sito Invitalia

di Federico Gavioli

Il 5 maggio prende il via il Fondo impresa femminile che incentiva le donne ad avviare e rafforzare nuove attività per realizzare progetti innovativi nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. Le modalità e i termini per la per la presentazione delle domande di agevolazione sono contenute nel decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 30 marzo 2022.

Esclusi gli studi associati tra donne

Il Fondo – che dispone di 160 milioni di euro di risorse Pnrr, che hanno integrato i 40 milioni di euro già stanziati nella legge di Bilancio 2021 – sostiene le imprese femminili di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione, con sede in tutte le regioni italiane. Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire una nuova impresa dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.

La misura si rivolge a quattro tipologie di imprese femminili:
● le cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie;
● le società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne;
● le imprese individuali con titolare donna;
● le lavoratrici autonome con partita Iva.

La Faq n. 2, pubblicata sul sito del Mise, rispondendo alla domanda se le associazioni tra professioniste possono rientrare nella definizione di impresa femminile, ha chiarito che sulla base di quanto stabilito dal decreto interministeriale del 30 settembre 2021, la definizione di impresa femminile esclude la fattispecie dello studio professionale associato; sono invece ammesse le lavoratrici autonome come libere professioniste, con partita Iva.

I progetti incentivati

I finanziamenti dipendono dal tipo di attività imprenditoriale.
Se una libera professionista vuole costituire una nuova impresa, oppure l’impresa è stata costituita da meno di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 250 mila euro.
Il contributo a fondo perduto varia in funzione della dimensione:
● per progetti fino a 100mila euro, l’agevolazione copre fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un tetto massimo di 50 mila euro;
● per progetti fino a 250 mila euro, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di 125 mila euro.

Se si ha un’impresa attiva da più di 12 mesi, invece, si possono presentare progetti d’investimento fino a 400 mila euro per sviluppare nuove attività o per ampliare attività esistenti. In tal caso, è previsto un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di 320 mila euro, da rimborsare in otto anni.

In entrambe le situazioni non è richiesto un valore minimo del progetto d’investimento, che dovrà essere realizzato in 24 mesi.

La presentazione della domanda

È prevista una prima fase di compilazione della domanda e un successivo invio da effettuare sulla piattaforma online di Invitalia (è il soggetto gestore), che verrà attivata in funzione delle date di apertura dello sportello.

Lo sportello verrà, infatti, aperto in due fasi successive:

● per le nuove imprese, o costituite da meno di 12 mesi, la compilazione sarà disponibile a partire dalle ore 10.00 di giovedì 5 maggio 2022, mentre la presentazione della domanda sarà possibile dalle ore 10.00 del 19 maggio 2022;

● per le imprese avviate, costituite da oltre 12 mesi, la compilazione sarà dalle ore 10.00 del 24 maggio 2022, mentre la presentazione a partire dalle ore 10.00 del 7 giugno 2022.

Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione nel sito internet del soggetto gestore (www.invitalia.it), sezione “Fondo impresa femminile”, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì.

Ad eccezione delle imprese non residenti nel territorio italiano, l’accesso alla procedura prevede l’identificazione e l’autenticazione dell’impresa femminile richiedente tramite Spid, Carta nazionale dei servizi o Carta di identità elettronica. Ed è riservato al rappresentante legale dell’impresa femminile richiedente, come risultante dal relativo certificato camerale, o alla lavoratrice autonoma, ovvero alla persona fisica per conto dell’impresa femminile costituenda.

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