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Necessario il «documento commerciale per annullo» in caso di reso merce

Gli importi incassati che invece di essere restituiti vengono trattenuti come acconto rilevano ai fini Iva; l’Iva è esclusa se a fronte del reso merce vengono rilasciati buoni mono uso

Cristina Odorizzi

La domanda

Ho emesso corrispettivi per un determinato tutti incassati. Nella stessa giornata ho emesso resi merce senza rendere il denaro al cliente che utilizzerà il credito maturato in altra data. È corretto imputare la differenza che corrisponde al reso a Dare di Cassa e Avere di Clienti conto Acconti ricevuti? Quando il cliente acquisterà altra merce stornerò gli acconti rilevando ricavi e Iva a debito.
B. E. - Udine

Si specifica in primo luogo che per poter procedere all’annullo per reso merce è comunque necessario l'utilizzo di un documento commerciale per annullo, avvalendosi delle specifiche funzioni del registratore telematico. Si segnala che l'importo da indicare nel documento di rettifica non dovrà essere negativo ma di segno positivo (trattandosi di uno storno diminuirà i corrispettivi). Inoltre è necessario che il documento di annullo riporti i dati dell’originario documento commerciale che deve essere stornato (in tutto o in parte). Il registratore telematico deve consentire di effettuare la ricerca e, in caso negativo, occorre procedere all'inserimento manuale dei dati relativi al documento principale.
Per quanto attiene poi il fatto che gli importi incassati non vengono restituiti ma trattenuti a titolo di acconto, non appare corretta la procedura suggerita dal lettore di considerare tali somme sostanzialmente escluse da Iva, come avviene per le caparre. Infatti l’incasso di acconti come tali è rilevante ai fini Iva e richiede la corrispondente certificazione fiscale. Pertanto è necessario emettere corrispettivi in corrispondenza degli acconti incassati con rilevazione del relativo debito Iva.
Diversa sarebbe la situazione se a fronte del reso merce fossero stati rilasciati buoni mono-uso, la cui collocazione è esclusa da Iva (essendo documenti di pagamento), con conseguente certificazione fiscale solo al momento di utilizzo del buono e quindi di effettivo acquisto. Per quanto riguarda poi la gestione dell’acconto in fase di effettiva consegna/acquisto del bene si evidenzia che il nuovo tracciato telematico, da utilizzare per i corrispettivi telematici ossia il tracciato «Tipi dati per i corrispettivi – versione 7.0 - giugno 2020», recepisce una serie di modifiche, che riguardano la descrizione di alcuni campi del tracciato lasciandone invariata la struttura, tra cui la migliore specifica della descrizione e dell’utilizzo del campo «4.1.9 BeniInSospeso» che prevede che nel campo devono essere riportati i corrispettivi già incassati in acconto per cessione di beni che non erano stati consegnati. Il campo è utilizzato anche per la vendita di beni e servizi mediante riscatto di buoni monouso.

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