Acquisto immobili ristrutturati, ok alla detrazione anche per i rogiti ante lavori

La detrazione per chi acquista immobili ristrutturati da imprese di costruzioni si applica anche se la chiusura dei lavori segue il momento del rogito. È l’interessante conclusione alla quale è arrivata l’agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 565 del 21 novembre.

Al centro del quesito c’è lo sconto dedicato agli interventi di restauro e risanamento di interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare «che provvedano entro diciotto mesi dalla data di termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile». All’acquirente spetta una detrazione del 50% sul valore degli interventi eseguiti (pari al 25% del prezzo dell’unità immobiliare inserito nel rogito).

Il richiedente in questo caso ha, però, seguito una procedura leggermente diversa rispetto alla norma. Ha, infatti, acquistato l’immobile nel 2020, ma i lavori sono stati completati soltanto a ottobre del 2022. Ora chiede se può ottenere la detrazione e a partire da quale momento. E se può accedere a cessione del credito e sconto in fattura.

Per rispondere, le Entrate spiegano che «è possibile fruire della detrazione anche se il rogito è stato stipulato prima della fine dei lavori riguardanti l’intero fabbricato». In tal caso, tuttavia, «essendo necessario che si realizzi anche il presupposto costituito dell’ultimazione dei lavori riguardanti l’intero fabbricato, la detrazione può essere fruita solo dall’anno di imposta in cui detti lavori siano stati ultimati». Con la circolare 30/E è stato anche spiegato che questo sconto fiscale accede a cessione dei crediti e sconto in fattura, in base all’articolo 121 del decreto Rilancio 34/20.

Sarà solo nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2022, quindi, che il contribuente potrà fruire «della detrazione a partire dalla prima rata indicando quale anno di sostenimento della spesa quello di fine lavori».