Imposte

Progetto a ostacoli tra difficoltà tecniche e problemi di organico

Difficile la perfetta correlazione dei registri immobiliare e catastale

di Antonio Iovine

L’atto di indirizzo definisce le azioni necessarie per presidiare la qualità e la completezza delle banche dati catastali. Ma le difficoltà operative sono notevoli, trattandosi di correlare i Registri immobiliari (cui è affidata la funzione di pubblicità immobiliare), costituiti da una banca dati su base “personale”, con i registri del Catasto con impianto fondato su base “reale” e a cui è associata comunque anche una informazione sui soggetti titolari del bene.

La costruzione dell’Anagrafe immobiliare integrata è stata impostata su due sistemi denominati Banca dati integrata (Bdi) e Sistema integrato del territorio (Sit), che l’agenzia delle Entrate ha sviluppato con due progetti, tra loro strettamente connessi.

La Banca dati integrata, che integra le banche dati catastali e di pubblicità immobiliare, consente di individuare in un unico contesto di interrogazione i soggetti titolari dei diritti reali sugli immobili censiti in catasto, con il confronto e il riscontro, nelle due banche dati, dei titoli da cui hanno origine le intestazioni.

Il Sit cura l’aggiornamento delle informazioni sugli immobili censiti in catasto, garantendo, attraverso i suoi processi, la piena e corretta correlazione con i soggetti gestiti nella Banca dati integrata. Inoltre il Sit permette la corretta localizzazione nello spazio geografico (foto aeree) di ciascun immobile censito in catasto e integra le funzioni di consultazione dei dati censuari (identificativi, tecnici e reddituali ai fini fiscali, con i dati planimetrici e il valore commerciale calcolato sulla base dei dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare).

Le difficoltà operative, tecnicamente, non consentiranno mai la perfetta correlazione degli archivi di pubblicità immobiliare con quelli catastali. Questo in relazione agli insormontabili ostacoli connessi con le originarie distinte nature dei due archivi, alle diverse epoche di formazione, e alle loro incompletezze (dati dei beni in Conservatoria, assenza del codice fiscale) e imperfezioni tecniche di aggiornamento (soprattutto catastali, come volture ineseguite, estratti mappa non presentati e/o non inseriti).

La perfetta unificazione dei due archivi sarà possibile solo con un intervento del legislatore che disciplini eventualmente le azioni da porre in essere nel caso di disallineamenti permanente tra i due archivi, ovviamente in semplificazione o in alternativa agli attuali già possibili strumenti di tutela dei cittadini proprietari di immobili.

Resta, comunque, e l’atto d’indirizzo non lo affronta, il nodo dell’organico carente, di cui soffre l’Agenzia tutta e il settore Territorio in particolare.

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