Adempimenti

Assegno unico, poche istanze: l’Inps apre un sito informativo

Numero di domande ancora basso: 2,3 milioni contro 7,5 milioni di famiglie interessate

di Mauro Pizzin

È online il sito www.assegnounicoitalia.it predisposto dall’Inps e dedicato alla nuova misura spettante per il sostentamento dei figli indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori, contenente informazioni che vanno dall’indicazione dei soggetti che possono richiedere l’assegno al suo ammontare, fino all’indicazione delle voci della busta paga o della pensione sostituite dalla nuova misura e a una sezione per le Faq.

L’iniziativa

L’iniziativa, aggiungendosi agli spot video e radio e all’informazione già presente sul web e sui social media, amplifica gli sforzi fatti in questi mesi dall’Istituto per pubblicizzare una misura che sarà erogata solo su domanda (con l’eccezione dei percettori di reddito di cittadinanza) e che dal 1° marzo rivoluzionerà il sistema di sostegno alle famiglie per i figli a carico, mandando in archivio il premio alla nascita o all’adozione, l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori; gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili; l’assegno di natalità e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

I dati

La preoccupazione appare giustificata: gli ultimi dati Inps dicono che a lunedì 21 febbraio sono state presentate solo 2.280.705 domande di assegno unico per un totale di 3.801.040 figli, contro 7,5 milioni di nuclei familiari interessati, in gran parte composti da lavoratori dipendenti e pensionati per i quali dal mese di marzo cesseranno in contemporanea le prestazioni erogate in busta paga o con la pensione per il nucleo familiare e le detrazioni fiscali relative. Tutti costoro dovranno presentare una specifica domanda sul sito dell’Istituto (www.inps.it) servendosi di Spid, Cie o Cns, oppure potranno chiamare il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa), il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico) o affidarsi ai patronati. La richiesta andrà fatta entro il 28 febbraio per ricevere l’assegno da marzo, fermo restando che per le domande inoltrate entro il 30 giugno saranno riconosciuti gli arretrati da marzo. Entro la stessa data andrà predisposta e inviata la Dsu per ottenere l’Isee dall’Inps, attraverso cui verrà calcolato l’ammontare dell’assegno: in mancanza, verrà accreditato l’importo minimo per i redditi oltre 40mila euro.

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