Professione

Commercialisti, al traguardo le istanze per i fondi di Cassa dottori a supporto dell’attività

Fino al 2 maggio si può partecipare al bando di concorso per la sottoscrizione di finanziamenti a supporto dell’attività professionale

di Federico Gavioli

I professionisti iscritti alla Cassa dei dottori commercialisti (Cdc) avranno ancora tempo fino al 2 maggio per partecipare al bando di concorso per la sottoscrizione di finanziamenti a supporto dell’attività professionale.

Il bando indetto dalla Cdc è finalizzato alla sottoscrizione di finanziamenti dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 per complessivi 500mila euro. I destinatari dei contributi sono i dottori commercialisti iscritti alla Cassa al 31 dicembre 2022 non titolari di pensione diretta della Cassa (anche pensionati in regime di totalizzazione e cumulo), ad eccezione dei pensionati di invalidità in attività.

Qualora il finanziamento sia sottoscritto dallo studio associato, ovvero dalla Stp, ai fini dell’ammissione al contributo rileva l’importo del finanziamento complessivo e il contributo sarà riconosciuto al singolo iscritto in proporzione alla sua quota di partecipazione all’utile dello studio associato o della Stp. L’istanza di attribuzione del contributo non può essere presentata dallo studio associato o dalla Stp ma solo da ciascun socio iscritto alla Cassa.

La misura

Il contributo è così determinato:

• 500 euro per un ammontare minimo del finanziamento di 10mila euro;

• per prestiti superiori a 10mila euro, è riconosciuto oltre al contributo di cui sopra, un ulteriore somma pari all’1% della quota di finanziamento eccedente 10mila euro e fino a un valore massimo del prestito di 30mila euro.

Gli ammessi al contributo

Sono comunque ammessi al contributo, finanziamenti di importo superiore, nei limiti dei valori sopra determinati. Attenzione per perché non sono ammessi i finanziamenti sottoscritti per:

a) l’acquisto di beni immobili o per l’acquisto specifico di beni non strettamente attinenti allo svolgimento della professione, nonché i contratti di leasing;

b) l’acquisto di mezzi di trasporto;

c) finanziamenti di importo inferiore a 10mila euro;

d) finanziamenti di durata inferiore ai 12 mesi;

e) finanziamenti stipulati antecedentemente al 1° gennaio 2022.

I requisiti reddituali e la presentazione della domanda

Al fine di poter beneficiare dei contributi i commercialisti interessati devono far parte di un nucleo familiare i cui componenti abbiano dichiarato nell’anno 2022 (produzione reddito 2021), un reddito imponibile non superiore a:

• 36.400 euro per richiedente unico componente del nucleo familiare;

• 47.250 euro per nucleo familiare con due componenti;

• 54.550 euro per nucleo familiare con tre componenti;

• 59.900 euro per nucleo familiare con quattro componenti;

• 64.400 euro per nucleo familiare con cinque componenti;

• 67.500 euro per nucleo familiare con sei componenti;

• 69.250 euro per nucleo familiare con sette o più componenti.

Nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti uno o più figli portatori di handicap o malattie invalidanti il limite reddituale è pari a 65.400 euro per nucleo familiare minimo (un componente e il figlio di dottore commercialista portatore di handicap), maggiorato del 40% per ogni ulteriore componente e del 60% per ogni ulteriore figlio di dottore commercialista portatore di handicap.

La domanda corredata da una serie di documenti, a pena di inammissibilità, deve essere presentata esclusivamente utilizzando il servizio online Csf, disponibile sul sito www.cnpadc.it, entro il termine del 2 maggio 2023.

Seguirà un’apposita graduatoria e il contributo sarà erogato in unica soluzione tramite bonifico bancario sul conto corrente indicato nella domanda.

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