Finanza

Il credito per le esportazioni bussola contro le volatilità

La copertura dei rischi di mercato deve essere valutata con attenzione

di Roberto Lenzi

Trovare una nuova metodologia, in linea con il mercato fluttuante, allo scopo di liberare risorse, è quello a cui è chiamato il Comitato Agevolazioni, titolare dell’Amministrazione del Fondo per il credito alle esportazioni.

Il comitato su proposta del gestore Simest Spa, è chiamato ad approvare una metodologia per la quantificazione degli stanziamenti necessari a copertura dei rischi di variazione che sia in linea con le migliori di mercato. L’obiettivo è quello di superare il problema dell’attuale metodologia che è definita sulla base della legislazione vigente e richiedere una copertura, per gli impegni in essere e da assumere annualmente, pari al costo atteso di mercato a vita intera.

Questa impostazione, per effetto dello scenario altamente mutevole dei tassi, determina un elevato rischio di immobilizzazione di significative risorse pubbliche che potrebbero rivelarsi superflue in caso di ritorno di curve stabili. La norma è volta quindi a mitigare l’effetto fisarmonica a presidio della finanza pubblica.

A livello procedurale, al fine di snellire le procedure di approvazione e soprattutto per dare maggiore coerenza logica e sistematica al quadro normativo, entro il quale la disposizione si colloca la proposta, prevede che anche la metodologia venga unitamente trasmessa per informativa.

Ad oggi la procedura prevede che vengano approvati annualmente dal Cipess, il Piano strategico annuale e il piano previsionale dei fabbisogni finanziari del Fondo, rispetto ai quali la metodologia di quantificazione delle risorse a copertura dei rischi rappresenta documento preliminare. La legge di bilancio prevede per la salvaguardia della continuità operativa del Fondo 295 per l'anno 2023, in via transitoria, ovvero nelle more della definizione di una nuova metodologia, la possibilità per il Comitato Agevolazioni di attuare strategie flessibili di copertura dei rischi di variazione dei tassi di interesse e di cambio in linea con le migliori pratiche di mercato e nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente. Il fondo ex legge 295/1973 è destinato al sostegno ai crediti all'esportazione, attraverso gli strumenti della stabilizzazione del tasso di interesse nelle operazioni di finanziamento del credito all’esportazione e del contributo al tasso di interesse nelle operazioni di cessione del credito pro-soluto.

Fornisce inoltre contributi a fronte di crediti ottenuti dalle imprese italiane per il parziale finanziamento della loro quota di capitale di rischio in imprese costituite all’estero e partecipate dalla Simest, in paesi non appartenenti all’Unione europea.

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