Finanza

In Gazzetta i fondi per wedding, intrattenimento e ristorazione

Il contributo a fondo perduto va richiesto all’agenzia delle Entrate

di Francesco Giuseppe Carucci

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale sabato 19 febbraio il Dm Sviluppo economico – Economia attuativo dell’articolo 1-ter, comma 1, del Dl 73/2021.

Destinati all’erogazione del contributo 60 milioni di euro che, in virtù delle disposizioni del Dm, saranno così ripartiti:

1. 40 milioni al settore del wedding;

2. 10 milioni ad intrattenimento e organizzazione di feste e cerimonie;

3. altri 10 al canale Ho.re.ca. (hotellerie, restaurant e cafè).

I requisiti

Costituisce presupposto per fruire del beneficio l’esercizio delle attività elencate nell’allegato A) al Dm ove risultino prevalenti dalla dichiarazione di inizio o variazione attività di cui all’articolo 35 del Dpr 633/1972.

Inoltre, devono contemporaneamente risultare osservate altre due condizioni:

- i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettera a) e b) del Tuir conseguiti nel 2020 devono aver subito una contrazione minima del 30% rispetto al 2019;

- per il periodo d’imposta 2020 deve sussistere un peggioramento del risultato economico d’esercizio pari almeno al 30% rispetto al medesimo valore del periodo d’imposta precedente.

Il contributo dovrà essere richiesto all’agenzia delle Entrate con istanza da inviare in via telematica, anche per il tramite di un intermediario delegato al cassetto fiscale.

Modalità, termini di presentazione e coprovvedimento dovrà definire le modalità della valutazione della contrazione dei ricavi nell’ipotesi di inizio attività nel corso del 2019.

In tal caso tuttavia, in virtù di quanto dell’articolo 4, comma 1, lettera a), del Dm, la riduzione sarà rapportata al periodo di attività del 2019 «decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese».

Il contributo, fruibile nei limiti e alle condizioni della sezione 3.1 del Temporary framework, sarà accredito sul conto corrente indicato nell’istanza. L’entità dell’aiuto al momento non è nota.

Importi riservati

Le risorse saranno ripartite tra gli aventi diritto decorsa la scadenza dell’invio delle istanze:

- il 20% delle risorse sarà destinato, in via aggiuntiva, alle imprese con ricavi superiori a 100mila euro;

- il 10%, invece, alle imprese con ricavi superiori a 300mila euro.

Al fine della valutazione delle predette soglie si deve fare riferimento al 2019.

Resta irrisolto il rebus delle imprese agrituristiche di ristorazione (codice Ateco 561012), contemplate dal Dm, che per loro natura non possono mai rappresentare l’attività prevalente.

Difatti tali attività costituiscono attività «connesse» di cui al terzo comma dell’articolo 2135 del Codice civile e, come tali, restano subordinate all’attività agricola principale (si veda “Il Sole 24 ore” del 4 febbraio 2022).

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