Finanza

Nuova Sabatini, più tempo per concludere l’investimento

Da 12 mesi il termine passa a 18. Finanziamento in una tranche. Aumenta la dote con 30 milioni per il 2023 e 40 milioni per ogni anno dal 2024 al 2026

di Roberto Lenzi

Con la legge di Bilancio sale a 18 mesi il termine ultimo per realizzare gli investimenti Sabatini, inoltre c’è il rifinanziamento di 30 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026. La novità si aggiunge a quelle già previste dalla Circolare 6 dicembre 2022 n. 410823 del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le imprese da inizio 2023 avranno una proroga di sei mesi al termine standard dei 12 mesi per l’ultimazione degli investimenti. Questo si applica per le iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023. La novità completa, la riforma della Sabatini, operativa dal 1° gennaio 2023, prevista dalla Circolare 6 dicembre 2022 n. 410823 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha previsto la nuova disciplina dei contributi e dei finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di Pmi. La Circolare ha reso operativa la riforma introdotta dal decreto del Mise, di concerto con Mef, del 22 aprile 2022. Le novità impattano sull'operatività.

Le fatture elettroniche, sia di acconto che di saldo, riguardanti i beni per i quali sono state ottenute le agevolazioni dovranno riportare nel campo «Codice Unico di Progetto – CUP» che sarà disponibile in sede di perfezionamento della domanda di accesso al contributo, unitamente al riferimento alla norma istitutiva dell'intervento «articolo 2, c. 4, Dl 69/2013»che dovrà essere riportata in maniera separata nelle medesime fatture. La domanda di agevolazione dovrà essere compilata, pena l'improcedibilità, in via telematica con la procedura della sezione «compilazione domanda di agevolazione» disponibile nella piattaforma del ministero. Ad avvenuta compilazione sarà disponibile il Codice Unico di Progetto – CUP. Eventuali integrazioni dovranno essere fornite entro 30 giorni dalla data della richiesta, pena la decadenza. A seguito della trasmissione della domanda al soggetto finanziatore a mezzo Pec, l’istanza non potrà essere modificata dal richiedente, se non per le informazioni oggetto di specifica richiesta di integrazioni da parte del soggetto finanziatore. La richiesta di erogazione avverrà in un’unica fase rappresentata dal modello RU. Tale modello, previa apposizione della firma digitale del legale rappresentante dell'impresa o del procuratore, dovrà essere trasmesso al ministero entro il termine massimo di 120 giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione del programma d'investimento. Il termine con le modifiche della legge di bilancio sale a 18 mesi. Questa novità è importante poiché il mancato rispetto del termine determina la revoca totale dell'agevolazione. Il Ministero, ricevuto il modulo RU, procede entro 60 giorni, nei limiti dell'effettiva disponibilità di cassa nel relativo capitolo di bilancio, ad erogare il contributo spettante. La nuova procedura di erogazione, in unica quota si applica anche alle domande di cui alla precedente normativa che non abbiano ancora comunicato l'ultimazione dell'investimento.

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